Il santuario della Madonna della Ghianda in Mezzana (frazione di Somma Lombardo) presenta un impianto a croce latina con due cappelle laterali per parte. Il coro è quadrangolare ed è costruito in adiacenza alla preesistente cappella dell’apparizione con affreschi di Michelino da Besozzo del XIII secolo.
L’aula del santuario, su progetto di Pellegrino Tibaldi, è coperta da una volta a botte mentre il presbiterio ha copertura a crociera. Le cappelle laterali ospitano gruppi scultorei in legno della fine del ‘500 raffiguranti scene della passione di Cristo.
Entrando, a destra, un gruppo scultoreo rappresenta l’incoronazione di spine, segue nella cappella successiva Cristo che porta la croce sulla via per il Golgota. Nella terminazione destra del transetto una cappella delimitata da balaustre in marmo accoglie un altare in legno con una pala d’altare raffigurante Cristo crocifisso opera di Giovanbattista Crespi detto il Cerano. Nella terminazione sinistra del transetto si trova una cappella laterale chiusa da balaustra in marmo; in un altare in legno è collocata una copia di una flagellazione opera del Tiziano. Nelle due cappelle laterali del lato sinistro, per chi entra, si trovano gruppi scultorei raffiguranti Cristo alla colonna flagellato e Gesù nell’orto del Getsemani. Nel lato sinistro della navata è presente un pulpito in legno intagliato. L’altare maggiore, interamente in legno policromo e dorato, reca al centro una finestra dalla quale è visibile il retrostante affresco di Michelino da Besozzo con l’effigie della Madonna ai piedi di un albero che rappresenta la genealogia di Cristo. Ai lati del presbiterio due grandi affreschi raffigurano, a sinistra, il fatto miracoloso che diede origine alla costruzione del santuario e sulla destra pellegrino Tibaldi che presenta il modello della Chiesa A San Carlo Borromeo finanziatore dell’intervento. I due affreschi, realizzati nel 1936, sono opera di P. Busnelli. Dello stesso autore sono anche gli affreschi che decorano completamente la volta della navata. All’arco trionfale pende un crocifisso in legno cinquecentesco. Al di sopra della bussola di ingresso è collocato un piccolo organo a canne. Nella parte superiore della controfacciata sono presenti tre vetrate artistiche di cui quella al centro raffigura Maria assunta in cielo.
All’esterno la facciata appare fortemente aderente ai canoni classici applicati dal Tibaldi: divisa in due ordini scanditi da paraste, con trabeazioni e talamoni, nella parte superiore a reggere il timpano sommitale, ai lati della parte superiore si collocano due slanciate steli piramidali.
L’ordine inferiore, al centro, reca il portale di accesso con un timpano interrotto decorato con una quercia e, su cornicione, l’iscrizione “SUB UMBRA ILLIUS”. Nella parte bassa della facciata si trovano 8 nicchie disposte su due registri in cui si collocano statue di Santi partendo dall’alto a sinistra San Carlo Borromeo, San Gioacchino, Sant’Anna e Sant’Ambrogio; nell’ordine inferiore da sinistra San Luigi Gonzaga, la Madonna, San Giuseppe e Santa Elisabetta qual è il centro è un mosaico raffigurante l’Annunciazione.
1288 – Nel 1288 viene edificata una cappella ad una sola navata con abside semicircolare per ricordare l’apparizione della Madonna ad una giovane sordomuta avvenuta nel 1260.
1582 – Tra la fine del Cinquecento e i primi anni del 600, per interessamento di San Carlo Borromeo, viene edificato il nuovo grande santuario su disegno di Pellegrino Tibaldi. Il tempio incorpora la preesistente chiesetta.
1659 – Nel 1659 vennero posizionati, nelle quattro cappelle laterali, altrettanti gruppi scultorei in legno a grandezza naturale raffiguranti scene della passione.
1660 – In base alla data scolpita sopra l’altare si ritiene che sia stato realizzato nel 1660.
1700 – Nel 1700 venne condotta la prima campagna decorativa degli interni con la realizzazione di stucchi e cornici.
1934 – A partire dal 1934, nell’arco di due anni, il Prof. Primo Busnelli di Meda, eseguì le decorazioni pittoriche dell’interno.
1954 – Nel 1954 venne restaurata la facciata e venenro realizzati i nuovi portali con la bussola di ingresso.
1964 – Nel 1964 è stato installato l’organo.
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