Il piccolo oratorio extraurbano fu costruito a nord dell’abitato, presso il guado di un fiume, lungo la strada che, costeggiando il lago Maggiore, risaliva verso nord e verso Luino. La chiesa è ad aula unica, sostanzialmente quadrata, e di ridotte dimensioni. La semplice architettura è arricchita, in facciata, con un portichetto su colonne in muratura. L’interno, dalla singolare elevazione, è coperto con un’unica volta a crociera ed è ornato da una bella ancora d’altare con movimentata decorazione in stucco.
XVII – La chiesa compare nelle mappe dei primi rilievi censuari di Porto Valtravaglia, risalenti al 1722. Come tale, la costruzione andrebbe collocata tra l’ultima metà del XVII sec. e i primi decenni del XVIII sec. Il piccolo oratorio extraurbano era collocato a nord dell’abitato, presso il guado di un fiume, lungo la strada che, costeggiando il lago Maggiore, risaliva verso nord e verso Luino.
1743 – La ricostruzione della chiesetta si compì in un decennio, a partire dal 1743. Nell’agosto del 1753 fu inoltrata alla Diocesi di Milano la richiesta di benedizione dell’edificio “fatto ultimare […] nel logho detto fiume”.