La chiesa sorge nell’angolo nord-est del lotto, prospiciente la strada comunale. Una piccola area delimitata da paracarri in pietra costituisce il sagrato. Sul fianco sinistro e dietro si sviluppano gli annessi parrocchiali, ricavati in parte dalla trasformazione dell’antico convento carmelitano. La chiesa, in muratura di mattoni pieni, con facciata a capanna in stile neoclassico, è costituita da un’unica navata con cappelle laterali. Le pareti interne della chiesa mostrano lacerti di decorazioni ad affresco recentemente recuperate. Quattro cappelle laterali, due per lato, si alternano ad aperture minori che risultano dalla rimozione di antichi confessionali. La copertura è caratterizzata da capriate a vista. Il presbiterio presenta un’abside semicircolare in muratura.
1513 – Viene costruito un oratorio dedicato alla Beata Vergine del Frassino con annesso convento e affidato dal vescovo di Mantova card. Sigismondo Gonzaga, ai Carmelitani.
1566 – I padri Carmelitani ottengono la cura d’anime dell’erigenda parrocchia, traslata dall’antica chiesa di S. Maria di Cipata.
1567 – Il 27 febbraio 1567 la chiesa viene consacrata da Marco Fedeli Gonzaga, vescovo di Ossero.
1570 – La dettagliata relazione di una visita pastorale rileva la presenza di sagrestia e campanile.
1609 – Tra il 1609 e il 1629 viene ampliato e sistemato il convento dei carmelitani.
1700 – All’inizio del XVIII secolo la navata della chiesa fu ampliata con la costruzione di sei cappelle laterali, poste simmetricamente ai lati maggiori, tre per parte, due grandi ed una piccola su ciascun lato.
1771 – Il 5 aprile 1771 viene soppresso il convento carmelitano e subentrò il clero secolare.
1800 – A seguito dei due assedi della città di Mantova (1796 e 1797) e delle devastazioni subite, la chiesa fu oggetto di restauri, documentati da una nota di spese dell’arch. Paolo Pozzo.
1824 – L’ing. Baldassare Pinchetti progettò la ristrutturazione della facciata della chiesa in stile neoclassico e il riadattamento di parte dell’ex convento adiacente a scuola elementare.
1966 – La chiesa subì un radicale restauro. L’altare maggiore ottocentesco fu rimosso.
2003 – La chiesa viene interamente restaurata; vengono descialbate le pareti interne e rimessi in luce gli affreschi; viene demolito il controsoffitto che occultava le capriate della copertura; il manto di copertura viene rifatto.