Chiesa di Santa Maria Bambina (Brezzo di Bedero)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Brezzo di Bedero - VA - 21010

0332/507081

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XV – Il termine ante quem per fissare una data di costruzione di un piccolo edificio sacro nella località è offerto da un affresco votivo che, ancora oggi, si conserva sull’altare maggiore del santuario. Si tratta di una Madonna in trono databile ai primi anni del XVI sec. che, in origine, fu affrescata sulla parete dell’altare di quella che doveva essere una semplice cappella coperta, ossia un rudimentale edificio quadrangolare, in cui l’altare per le celebrazioni era protetto da una volta o da un tetto, ma che doveva risultare del tutto privo di facciata.
1619 – La trasformazione dell’edificio da cappella a chiesa vera e propria fu completata entro il 1619 ad opera di tale Battista di Valsolda; non è chiaro, però, quali forme avesse assunto il santuario a seguito di questi lavori. Dall’analisi della fabbrica, par di capire che si sia trattato di radicale riforma che, salvaguardando solo il muro con l’affresco votivo, avrebbe portato al completamento di una chiesa del tutto nuova, ad aula unica e presbiterio a terminazione rettilinea per rispettare le preesistente. In assenza di riscontri provenienti da fonti non ancora consultate, fanno fede alcune caratteristiche di non trascurabile finezza, adottate dall’artefice proveniente dalla Valsolda: l’impiego di volte a crociera per la copertura della navata unica (difficilmente ascrivibili ad una fase successiva, settecentesca) e le belle cornici in stucco delle finestre del cleristorio, uniformate ai più aggiornati modelli ambrosiani di Giovanni Maria Richini.
XVIII – Non si ha notizia precisa di quando si decise di dotare la chiesetta di un pronao incluso in una nuova facciata, coronata da un acuminato frontone mistilineo obbediente a nuovi canoni estetici. Di certo, queste opere furono intraprese dopo il 1748 perché non vi è cenno al portico nella visita pastorale che il card. Giuseppe Pozzobonelli svolse sul luogo in quell’anno.

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Itinerario
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Visita guidata
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