In origine la vecchia parrocchiale era la chiesa ancora esistente sita sul lato orientale dell’attuale sagrato.
Per far fronte alle spese per la costruzione della nuova chiesa, don Caccia vendette l’antica parrocchiale alla famiglia Bassi.
L’edificio firmato dall’ingegner Chiappetta è caratterizzato da un ritorno allo stile gotico, tra le sue architetture risulta essere tra quelle più “severe” con connotati gotici meno accentuati.
Nella facciata principale a salienti domina il mattone a vista, anche nella decorazione, con un motivo ad archetti sormontato da greca a dente di sega.
Il pavimento della chiesa risulta rialzato rispetto al sagrato di 5 gradini.
La pianta con un corpo unico a 3 navate, si articola in 4 campate per la navata maggiore e in 6 campate per le navate laterali.
Le due cappelle laterali, opposte e speculari al centro della navata maggiore, aggiungono all’abside due lobi laterali arretrati, accennando un transetto.
Le navate sono coperte da volte a crociera a sesto acuto, sostenute da colonnine composite in pietra di Oggiono e presentano aperture a trifora archiacuta sulle murature perimetrali.
Sul fianco sinistro della presbiterio vi è la sacrestia e l’accesso del campanile.
1910 – La chiesa voluta dal parroco Ernesto Caccia, è stata costruita dal 10 gennaio 1909 fino al 8 settembre 1911, data della consacrazione. Il progetto è firmato dall’ing. Chiappetta, supportato nella direzione lavori dal frate ingegnere Umberto Angiolini. Per far fronte alle spese Don Caccia venderà l’antica parrocchiale, ancora esistente sul lato orientale del sagrato, alla famiglia Bassi.
L’ing. Chiappetta proporrà un progetto di massima datato 26 novembre 1908 e uno successivo del 1910 che corrisponde allo stato attuale. Il disegno degli altari, delle balaustre, del pulpito e di parte dell’arredo ligneo è dell’Angiolini. Le ditte che hanno contribuito alla fornitura degli elementi in pietra di Oggiono sono la ditta Luigi Bellani e per gli altari la ditta Mandelli di Merate.
1911 – Le vetrate sono realizzate dallo studio romano di Giulio Giuliani, ad eccezione delle due trifore in facciata con Santa Teresa e San Carlo.
Le decorazioni parietali e dei tre catini absidali sono realizzate dal pittore Eugenio Cisterna.
1924 – Il campanile per esigenze finanziarie è stato realizzato diversi anni dopo la chiesa, esattamente da marzo a dicembre del 1924.
1934 – Dopo il 1934 si segnalano l’esecuzione delle panche e dei due confessionali ad opera del trezzese Pietro Tinelli.
1940 – Negli anni Quaranta del Novecento risulta il trasferimento dell’organo nella controfacciata, e nello stesso periodo, avviene la sostituzione del pulpito in cemento con quello ligneo realizzato dall’artigiano Carlo Colombo.
1995 – Il progetto di restauro firmato dall’arch. Antonello Vincenti è datato fine 1994. I lavori furono eseguiti tra gennaio del 1995 e marzo del 1996, inerenti la coibentazione e la sistemazione del pavimento, il restauro dei dipinti, la demolizione della bussola d’ingresso e della cantoria, lo spostamento delle balaustre e la realizzazione dei due nuovi confessionali.
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