L’edificio è a croce latina ed aula unica, con il corpo corrispondente all’aula principale di molto superiore di quota al presbiterio e agli altri annessi; il transetto è costituito in realtà da due cappelle simmetriche. Ai lati del presbiterio sorgono altri due annessi quadrangolari, di cui quello di destra funge da sacrestia.
La facciata è a capanna, con un notevole sviluppo in altezza, semplicemente tripartita e terminata da un timpano coronato alle tre estremità da una croce in ferro al centro e da due decorazioni a pigna ai lati; al centro si apre una piccola finestra a mezzaluna, sotto cui trova posto un ridotto pronao. Ai lati di questo si aprono due piccole cappelle, che la presenza di grate metalliche sul fronte rende fruibili alla devozione dall’esterno.
L’interno è generalmente semplice, con i profili di lesene, cornici e archi sottolineati da un diverso colore di intonaco; gli unici dipinti murali si trovano sull’arco trionfale, un’Assunzione della Vergine. Lungo le pareti dell’aula principale di trovano delle arcature cieche, alcune delle quali ospitano tele conservate in cornici di stucco. L’illuminazione è assicurata da due coppie simmetriche di aperture identiche a quella in facciata che trovano posto nelle prime due campate; l’aula, come il presbiterio, è coperta da una volta a botte con unghiature in corrispondenza delle aperture.
All’esterno lungo il fianco destro sorge un piccolo campaniletto a vela.
1819 – E’ citato, in un documento relativo a disposizioni sanitarie in occasione di un’epidemia, un oratorio dedicato a S. Carlo che insisteva nella stessa zona, non più esistente.
1834 – Viene realizzato l’edificio nei pressi del vecchio cimitero in seguito ad una epidemia.
1943 – La chiesa viene restaurata e il 30/09/1945 dedicata alla Madonna e al ricordo di tutti i caduti.
1972 – L’intera chiesa viene rifatta.