La chiesa, originariamente di impianto ottagonale, venne realizzata nel 1633 e successivamente ampliata ed allungata nel 1852. E’ dotata di un piccolo sagrato, protetto da muro di cinta dalle strade attigue e dispone di facciata lineare senza decorazioni, con a coronamento un tetto a capanna; la facciata è caratterizzata da due aperture, di cui il portale principale al centro ed’una finestra baroccheggiate soprastante. All’interno, presenta aula unica con volta a botte con decorazioni parietali; al centro è visibile ancora il gradino che segnava l’antico presbiterio, poi arretrato nel XIX secolo. Nell’abside, in posizione centrale è contenuto in una piccola soasa l’affresco della Madonna con Bambino, staccato dalla parete di una casa a fianco della chiesa e risalente al XV secolo.
XV – Un certo Pietro Turra, residente vicino l’attuale chiesa, fece realizzare sul porticato della propria abitazione una Madonna seduta col bambino in braccio, opera attribuita al Ferramola; questo dipinto risulta essere la copia di un dipinto realizzato in Santa Maria alle Grazie alla Conchiglia e andato perduto, con la spianata attuata dall Repubblica di Venezia, nel 1517.
1630 – La chiesa viene realizzata per motivi devozionali con l’avvenire della peste del 1630 e voluta da don Michele, benedettino del monastero di S. Faustino.
1633 – La chiesa viene completata e benedetta da padre Eugenio, dell’ordine dei benedettini, con il distacco dell’immagine della Madonna con bambino della casa Turra adiacente, e posizionamento nella piccola chiesa.
1852 – La chiesa viene ampliata dal lato del presbiterio con conseguente arretramento dell’altare.
XX – Vengono realizzate le pavimentazioni nei primi decenni del XX secolo.