Edificio a pianta rettangolare ed aula unica. La facciata è in laterizi con profilo a capanna. E’ divisa in due porzioni da una cornice marcapiano, realizzata anche tramite l’uso di ceppo d’Adda. Nella porzione inferiore si trova l’unico accesso, incorniciato da una doppia coppia di lesene che delimitano a loro volta una cornice decorativa realizzata a sottosquadro, monumentalizzato da un portale in pietra con colonne e fastigio con statue. La porzione superiore vede lo stesso schema compositivo, con lesene da capitelli corinzi e cornici decorative realizzate in aggetto, e la presenza di un’apertura rettangolare. In alto la facciata è conclusa da un timpano, che contiene un oculo dal profilo lobato, con tre statue ai vertici. Sul retro a destra sorge la torre campanaria.
L’interno presenta un’unica aula coperta da volte a botte continue fino al presbiterio; una larga cornice marcapiano modanata corre lungo i fianchi, scanditi da lesene e una paraste aggettanti. Alcune aperture rettangolari con vetrate decorate si trovano lungo i fianchi, mentre una di maggiori dimensioni è collocata in alto nella parete di fondo del presbiterio, che ha terminazione piatta. Nei pressi di quest’ultimo si aprono due altari laterali molto poco profondi, dei quali quello di sinistra conserva un affresco quattrocentesco appartenente alla demolita chiesa di S. Maurizio. Gran parte delle superfici interne della chiesa presentano decorazioni murarie: nelle pareti delle cornici dipinte inquadrano delle tele che si sostituiscono agli affreschi. In controfacciata è presente una tribuna lignea con organo.
sec. XIII – Una prima chiesa dedicata alla santa viene probabilmente fondata dagli Umiliati, che vi pongono la sede di un monastero femminile.
1469 – Un nuovo edificio di culto, dedicato anche a s. Caterina, viene edificato.
1736 – L’edificio viene costruito in sostituzione del precedente, in precarie condizioni.
post 1785 – Il monastero viene soppresso e gli edifici convertiti ad uso civile; il vicino chiostro viene progressivamente demolito.
1881 – Viene aggiunto il titolo di S. Maurizio in seguito alla demolizione dell’omonima chiesa poco distante. Quest’ultima era citata a partire dal 1119, e aveva annesso un ospedale. Nei secoli era stata adattata allo stile tardogotico, forse nel 1471 come riportato dal canonico Carminati Brambilla. Riprende il culto.