La chiesa, orientata a nord-est, ha un impianto basilicale ad unica navata con cappelle laterali, transetto e terminazione absidale quadrangolare.
La facciata principale, frutto di un intervento di parziale rifacimento ottocentesco, si presenta organizzata su due ordini con paraste poco aggettanti di ordine dorico, al primo livello, di ordine ionico al livello superiore che ripartiscono il prospetto.
I due ordini sono raccordati con piccole e ripide volute e sono conclusi da un frontone superiore.
Il portale di accesso in facciata è sormontato da un timpano spezzato e contenuto da un timpano curvilineo impostato sulla trabeazione che ripartisce i due ordini. Internamente la chiesa è a navata unica con possenti pilastri alleggeriti da paraste di ordine ionico a sorreggere un imponente trabeazione su cui si impostano le volte a crociera lunettate della navata, la cupola e la volta a vela sopra l’altare maggiore.
L’illuminazione naturale proviene dal grande finestrone ovoidale in controfacciata e dalle ampie finestrature che si aprono nelle lunette delle volte.
La zona del presbiterio, rialzata di qualche gradino conserva i nuovi poli liturgici realizzati in materiale lapideo monolitico dall’arch. Ballan e in fondo il settecentesco altare maggiore.
Il fonte battesimale è invece stato realizzato negli anni cinquanta su progetto di mons. Enrico Villa.
1662 – La chiesa di origine tardo seicentesca, utilizzata dagli Agostiniani Scalzi, era inizialmente ad impianto quadrato. Conclusi i lavori di costruzione nei primi decenni del XVIII secolo fu inaugurata il 29 dicembre 1720 e consacrata il 28 aprile 1748.
1727 – La costruzione dell’altare maggiore fu finanziata dal re Carlo VI in adempimento di un voto fatto a Nostra Signora di Monserrato per la liberazione dall’assedio di Barcellona. L’altare e la statua della Madonna di Monserrat furono inaugurati il 5 maggio 1727, alla presenza del Governatore dello Stato di Milano.
1796 – Nel 1796, con l’arrivo dei francesi, la chiesa fu ridotta a magazzino fino al 1829 quando vennero intrapresi lavori di ristrutturazione.
1882 – A fine XIX secolo vennero intrapresi ulteriori lavori di ristrutturazione e completamento: nel 1882 l’ingegnere Robecchi progettò e realizzò un nuovo campanile; circa dieci anni dopo modificò la facciata principale.
1916 – Luigi Morgari affrescò la cupola e probabilmente negli stessi anni furono ritoccati gli stucchi.
1932 – Scanavini arretrò di circa 15 metri l’altare maggiore e decorò la cupola sovrastante. Nello stesso anno Pelliccioli si occupò del restauro dei dipinti e due anni dopo della facciata principale.
1945 – I danni della seconda guerra mondiale obbligarono ad intraprendere lavori di ristrutturazione e contestualmente furono realizzati degli ampliamenti: il coro fu allungato con i due adiacenti locali e venne realizzata la cappella della Madonna del Caravaggio.
1959 – Ottavio Cabiati e Luigi Brambilla progettarono la canonica, previo accorciamento del transetto destro. I lavori di restauro furono conclusi, dopo la morte del Cabiati, dal solo arch. Luigi Brambilla.
1966 – Furono intrapresi lavori di conservazione della facciata principale. Due anni dopo l’ultimazione dei lavori (1979) fu restaurata la cappella di San Giuseppe.
1986 – Rifacimento delle coperture della chiesa.
2007 – Intervento di restauro degli intonaci esterni a cura dell’impresa Gasparoli di Gallarate (VA). Negli stessi anni vengono autorizzati i lavori di risanamento conservativo del la copertura della chiesa.
2007 – Restauro conservativo degli interni della chiesa a cura degli architetto Claudio Larcher e Rosangela Natale: decorazione, rifacimento pavimentazione, posa impianto pannelli radianti, rifacimento bussola d’ingresso.