La chiesa di S. Vittore Martire a Varese presenta una pianta a croce latina a tre navate con abside poligonale. Entrando a sinistra si incontra una cappella separata da una balaustra in marmo e illuminata da una vetrata. Essa ospita un ricco altare ligneo con al centro una tela raffigurante Maria Maddalena portata in cielo dagli angeli, opera di Pier Francesco Mazzucchelli. Sulla parete di sinistra si trova una tela raffigurante Gesù Bambino mentre su quella destra una tela raffigurante la Madonna. Procedendo verso l’altare si incontra una cappella con balaustra in marmo e cancellata in ferro battuto che ospita un altare policromo in marmo e una pala raffigurante Santa Caterina d’Alessandria, opera di Giovanni Battista Ronchelli.
L’altare è arricchito anche da una predella e da una cimasa che ritraggono rispettivamente le nozze mistiche di S. Caterina e il trasporto del corpo della Santa. A conclusione del transetto si trova la Cappella del Rosario caratterizzata sulla volta da un affresco con l’Incoronazione della Vergine tra angeli musicanti. Sulle pareti affreschi degli episodi della Presentazione al Tempio e dello Sposalizio. Intorno a una statua raffigurante la Madonna prendono posto quindici tondi corrispondenti ai misteri del Rosario. Entrando a destra si incontrano altre due cappelle divise dalla navata da una balaustra in marmo e illuminate da vetrate policrome.
La prima è dedicata a S. Gregorio e ospita un altare policromo in marmo con una pala raffigurante la Messa mistica di S. Gregorio. Procedendo verso l’altare si incontra la Cappella dell’Addolorata che prende il nome dal gruppo ligneo collocato al di sopra di un altare policromo in marmo. Alle pareti affreschi della Crocifissione di Gesù e sulla volta la raffigurazione di Dio Padre. Il transetto si conclude con la Cappella di S. Marta che ospita un ricco altare marmoreo con timpano triangolare e una pala con la deposizione di Gesù nel sepolcro.
Gli affreschi alle pareti riproducono episodi della vita di Maria e Marta. Il presbiterio è separato dalla navata da quattro gradini in marmo. Esso ospita due amboni riccamente intagliati e, dietro ai recenti arredi liturgici, un antico altare policromo in marmo con statue bianche di Cristo e di angeli. Le pareti sono affrescate con finti elementi architettonici e figure angeliche.
La volta della navata centrale è riccamente decorata con stucchi e con tre affreschi: due ritraggono angeli mentre in corrispondenza di quello centrale si trova la Gloria di S. Vittore. La cupola al centro del transetto è affrescata con le figure degli apostoli tra angeli e degli evangelisti. La chiesa è illuminata da numerose vetrate policrome collocate lungo le navate laterali e da lunette in corrispondenza dell’imposta della volta a botte della navata centrale.
La Basilica si affaccia su una piazza da cui è separata da tre gradini. La facciata principale presenta un profilo a salienti in cui la porzione sommitale centrale è collegata agli angoli della porzione inferiore da due elementi ad andamento curvilineo. La facciata è scandita da grandi lesene con capitello ionico; le due poste agli estremi presentano una sezione rettangolare mentre le altre quattro, le quali sono collocate in corrispondenza della porzione centrale sporgente, una sezione semicircolare. I due portali laterali sono affiancati da piccole colonne ioniche e un’alta trabeazione li separa da una vetrata superiore policroma di forma rettangolare.
Al centro della facciata si trova un portale composto da un arco a tutto sesto sorretto da colonne ioniche e arricchito superiormente da due figure angeliche in rilievo. Nell’alta fascia marcapiano si trova la scritta “SANCTO VICTORI MARTYRI PATRONO”. Al centro della porzione superiore è stata realizzata una vetrata policroma di forma semicircolare. Il centro del timpano è decorato con la raffigurazione dell’occhio della provvidenza e in sommità si trova una croce metallica. La facciata è intonacata e la zoccolatura è in pietra.
993 – La più antica testimonianza documentaria dell’esistenza della pieve di San Vittore di Varese si trova in una pergamena del 993.
1542 – Il presbiterio fu eretto nel 1542.
1567 – Nel 1567 San Carlo Borromeo, a seguito di una visita pastorale, ordina l’ampliamento della struttura, terminato nel 1580 su progetto di Pellegrino Pellegrini.
1589 – Tra il 1589 e il 1625 si costruì il tiburio su progetto di Giuseppe Bernascone.
1617 – Il campanile, alto 77 metri, fu progettato da Giuseppe Bernascone. La sua costruzione iniziò nel 1617 e, dopo una lunga sosta, i lavori ripresero nel 1688. La costruzione terminò nel 1774 sotto il controllo di Giulio e Giuseppe Baroffio.
1675 – Nel 1675 Giovanni Ghisolfi affrescò la volta interna con la Gloria di San Vittore.
1692 – Nel 1692 Salvatore Bianchi realizzò tre grandi affreschi nel coro raffiguranti scene del martirio di S. Vittore.
1788 – Tra il 1788 e il 1791 avvenne il rifacimento della facciata da parte dell’architetto Leopoldo Pollack.
2021 – Nel 2021 hanno inizio i lavori di restauro del campanile.