L’interno della chiesa di San Vincenzo di Galliano si snoda a navata unica con tre cappelle laterali poste nella parte settentrionale prima dell’altare maggiore.
Di queste tre cappelle la più ampia, ornata ed importane è la seconda, quella delle Beata Vergine della Rosa.
Attualmente la cappella vede al proprio centro un altare che ospita la statua della Madonna portata in processione del 17 di Agosto insieme al Santo Croifisso della Parrocchia di San Giorgio in Corneno.
Sul retro di tale altare, sono ospitate alcune lapidi che ricordano il Cavalier Cesare Giudici, esponente della famiglia compatrona della chiesa e letterato seicentesco.
La zona dell’altare appare tutta ammodernata dalle sistemazioni avvenute nel corso del XIX secolo, con l’elemento di maggior spicco sicuramente costitutito dal tempietto in stile neoclassico posto sopra il ciborio.
Nella cappella ai lati dell’altare maggiore trova posto l’unica tela di una certa antichità, una Crocifissione con San Francesco e San Carlo – tema di per sé classico in Lombardia – eseguita nel 1639 per intervento del Parroco Torriani.
Gli altri affreschi sono più recenti e si datano dal 1874 al 1878, opera di Luigi Tagliaferri; lo stesso pittore eseguì nello stesso periodo alcuni dipinti in San Giorgio di Corneno.
Nella parete meridionale della chiesa, in zona prossima al Battistero (qui trasferito a metà Seicento dalla sua collocazione originaria situata esattamente di fronte all’attuale), è invece ben visibile la scritta dedicatoria della famiglia Carpani, patrona storica della chiesa di San Vincenzo, posta in rilievo con la sistemazione delle pitture decorative fatta nel Novecento.
XIII – La chiesa di San Vincenzo risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Incino fin dal XIII secolo.
1552 – La fondazione della parrocchia risale al 1552, mentre nel 1584 passò alla pieve di Villincino – Erba.
1752 – Nel 1752, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Incino, erano presenti la confraternita del Santissimo Sacramento, la confraternita della Beatissima Vergine Maria del Santissimo Rosario e la confraternita della Dottrina cristiana.
Nel 1780 vennero eseguiti interventi di restauro della chiesa ed in particolare degli interni.
1847 – Nel 1847 venne collocato l’organo Bernasconi in corrispondenza della controfacciata.
A partire dal 1874 fino al 1878 vennero realizzati gli affreschi interni ad opera del pittore Luigi Tagliaferri. Nel 1898, in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, vennero eseguiti alcuni lavori di riparazione e restauro.
1970 – A partire dal 1970 vennero realizzati interventi di manutenzione e restauro delle superfici interne.