La chiesa di San Rocco si trova nel centro abitato di Isorella, nella Bassa Orientale bresciana. Il fabbricato, a pianta cruciforme, è orientato a ovest. La facciata, a doppio registro diviso da cornicione marcapiano e sormontato da frontone triangolare, è scandita da lesene e semicolonne composite: quelle dell’ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale lapideo d’ingresso; quelle del registro superiore fiancheggiano nella parte centrale una finestra avente cornice mistilinea. Le finestre disposte perimetralmente , oltre alle aperture sul prospetto principale, consentono l’illuminazione naturale degli spazi interni. Il campanile a vela, in muratura portante, si affaccia sul prospetto sud dell’edificio. L’interno, avente superfici interamente intonacate, si presenta a navata unica con due cappelle laterali con disposizione di pianta a croce. Un cornicione leggermente aggettante e delle semicolonne doriche, percorrono il perimetro e segnano il punto di innesto delle volte di copertura, a volte a vela nella navata e nel presbiterio, a vela sormontata da cupola nel transetto.
XVIII – La prima pietra della chiesa di San Rocco fu benedetta e posta il 19 luglio 1774, come si trova annotato da don Domenico Montresori, il tesoriere della fabbrica, sulla controcopertina del suo libro di cassa. Era allora parroco di Isorella don Bortolo Zilianelli. Nel 1794 la costruzione non era giunta all’altezza del cornicione.
XIX – Nel 1830 la Deputazione fece predisporre accanto alla chiesa la buca per la calce. I lavori cominciarono all’inizio di maggio del 1831 e furono affidati ai muratori Bonometti di Isorella. Con questi lavori i muri furono ripresi ed elevati fino al tetto, inserendo in aggetto verso l’interno le pietre destinate a costituire l’anima del cornicione. Tutto fu concluso con la posa della copertura.
XIX – Dal 3 agosto al 10 novembre 1836 vennero ingaggiati dei muratori cremonesi per la costruzione delle volte. Nel 1937 il falegname Tedoldi predispose i telai in rovere per le finestre, muniti di lastroni di vetro da Simone Morandi e ramate da parte dei fabbri Bertoletti e Zanoni. Li sistemerà l’anno successivo il muratore Lizioli. Nel 1840 fu affidata la posa della pavimentazione al “fabbro di muro” Pietro Piloni di Edolo. L’inaugurazione della chiesa, fissata per la fine del 1843, slittò fino al 29 settembre 1844 in attesa di collocare sulla torre della parrocchiale il nuovo concerto di campane.