posta al termine della contrada opifici, la chiesa sorge su di un poggio ed è circondata tutt’attorno da un piccolo sagrato erboso circondato su tre lati da muretto di contenimento. L’edificio ha pianta ottagonale ed è preceduto da un piccolo portico aperto in direzione ovest. Il portico è limitato a tre lati dell’ottagono e presenta una copertura ad un solo spiovente in legno a vista in opera su quattro colonne di arenaria poggianti a loro volta su tratti di parapetto in muratura. Sotto il porticato è presente un portale in contorno di vivo con mensole in luce si perviene all’interno della chiesa. Ai lati dell’ingresso, una per parte, sono presenti due ampie finestre ad altezza uomo con contorno in vivo dotate d’inferriata e vetri, permettono di guardare all’interno della struttura. Internamente la chiesa è caratterizzata dalla forma particolare della pianta ottagonale, coperta da tazza a otto spicchi con fondello ottagonale al centro, raccordata alla parete mediante cornicione non praticabile. Un’apertura d’arco poggiante su due lesene dotate di base e capitello, immette nel piccolo presbiterio che è a pianta circolare coperta da cupola raccordata all’arco trionfale. L’altare è in legno con grande ancona con tela raffigurante la Madonna della neve, San Sebastiano e San Rocco, nella quale s’inserisce la nicchia con la statua del Santo. Sotto la nicchia, entro piccolo tabernacolo, sono custoditi tre Reliquari in legno dorato.
1630 – venne realizzata nel 1630 nella località in cui venivano ricoverati gli appestati fuori dall’abitato.
1636 – la chiesa venne benedetta il 16 agosto 1636 dal sac. Paolo Radici su delega del vescovo.
2011 – restauro intonaco su fronte principale