La chiesa è situata nei pressi del cimitero; anticipata da un sagrato lasciato a prato dotato di alberature, presenta un impianto a capanna, anticipato da un pronao, di impronta neogotica, mentre il fronte vero e proprio è caratterizzato da aperture centrali, tra cui un portale ed un rosone, con a coronamento un cornicione a due spioventi dotato di pennacchi lapidei. L’interno si presenta ad aula unica, con copertura voltata a tinte azzurre, ed arricchita da pregevoli altarli laterali. Il presbiterio, rialzato e quadrangolare è caratterizzato da un apparato iconografico ad affresco imponente e senza aguali nella zona, eseguito da Pietro da Cemmo sul finire del XV secolo; ha copertura voltata a vela, e termina in un fondale absidale piano, anch’esso interamente affrescato con addossato l’altare maggiore. A fianco vi è la sacrestia, ed il campanile.
XIV – Vi era anticamente un tempio pagano, divenuto successivamente un piccolo oratorio attestato al XIV-XV secolo.
XV – La chiesa viene ristrutturata ed ampliata nel XV secolo.
XV – La chiesa era originariamente dedicata ai Santi Sebastiano e Fabiano.
1483 – Tra il 1483 ed il 1486 il frate Giovanni Pietro da Cemmo realizza il ciclo di affreschi situato nel coro della chiesa.
XVI – La chiesa viene dedicata a S. Rocco nella prima metà del XVI secolo.
1564 – Viene costruito il campanile nel 1564, ad opera del comasco Cristoforo Osten.
1577 – Con l’abbattersi della peste del 1577, la comunità di Bagolino decide di ampliare la chiesa come ex voto, che assume così le dimensioni attuali.
1585 – La chiesa viene cosacrata nel 1585, alla presenza del Vescovo di Trento mons. Gabriele Alessandrino.
1585 – La chiesa viene completata.
XVIII – La chiesa viene ristrutturata nel XVIII secolo.
XIX – La chiesa, per disposizione degli atuali proprietari, diviene di proprietà della parrocchia di Bagolino verso la metà del XIX secolo.
XIX – In occasione di importanti lavori di ristrutturatazione, tra il XIX ed il XX secolo, viene realizzato il pronao antistante alla chiesa, caratterizzato da archi a sesto acuto di ispirazione neogotica, e viene costruita la copertura voltata interna dell’aula.
1812 – La chiesa viene incamerata tra i beni del Regio Demanio nel 1812.
1812 – La chiesa viene acquistata da Giuseppe Triboldi di Anfo nel 1812.
1819 – La chiesa viene acquistata da Giampaolo Benini, Giorgio Zanetti e don Carlo Zanetti di Bagolino nel 1819.
1956 – L’apparato decorativo originario viene restaurato intermento ad opera dal Prof. Ottemi Della Rotta.