Chiesa di San Rocco (Bagolino)

Diocesi di Brescia - chiesa sussidiaria - Lombardia

Bagolino - BS - 25072

0365/99108

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XIV – Vi era anticamente un tempio pagano, divenuto successivamente un piccolo oratorio attestato al XIV-XV secolo.
XV – La chiesa viene ristrutturata ed ampliata nel XV secolo.
XV – La chiesa era originariamente dedicata ai Santi Sebastiano e Fabiano.
1483 – Tra il 1483 ed il 1486 il frate Giovanni Pietro da Cemmo realizza il ciclo di affreschi situato nel coro della chiesa.
XVI – La chiesa viene dedicata a S. Rocco nella prima metà del XVI secolo.
1564 – Viene costruito il campanile nel 1564, ad opera del comasco Cristoforo Osten.
1577 – Con l’abbattersi della peste del 1577, la comunità di Bagolino decide di ampliare la chiesa come ex voto, che assume così le dimensioni attuali.
1585 – La chiesa viene cosacrata nel 1585, alla presenza del Vescovo di Trento mons. Gabriele Alessandrino.
1585 – La chiesa viene completata.
XVIII – La chiesa viene ristrutturata nel XVIII secolo.
XIX – La chiesa, per disposizione degli atuali proprietari, diviene di proprietà della parrocchia di Bagolino verso la metà del XIX secolo.
XIX – In occasione di importanti lavori di ristrutturatazione, tra il XIX ed il XX secolo, viene realizzato il pronao antistante alla chiesa, caratterizzato da archi a sesto acuto di ispirazione neogotica, e viene costruita la copertura voltata interna dell’aula.
1812 – La chiesa viene incamerata tra i beni del Regio Demanio nel 1812.
1812 – La chiesa viene acquistata da Giuseppe Triboldi di Anfo nel 1812.
1819 – La chiesa viene acquistata da Giampaolo Benini, Giorgio Zanetti e don Carlo Zanetti di Bagolino nel 1819.
1956 – L’apparato decorativo originario viene restaurato intermento ad opera dal Prof. Ottemi Della Rotta.

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