Il decreto di erezione della nuova parrocchia di San Pio X in Mantova è stato emanato dal vescovo di Mantova, mons. Antonio Poma, ed è datato 1955, 3 settembre. Il documento, redatto in latino, attesta che, essendo aumentato il numero di fedeli nel territorio chiamato “Valletta Paiolo” , fra l’altro destinato ad ulteriore sviluppo, per il bene delle anime, sentito il parere del Capitolo della Cattedrale e (lei parroci della città, viene concesso che sia istituita una nuova parrocchia intitolata a San Pio X papa, “olim veneratissimo Mantuano Episcopo” , e che si costruisca la chiesa sotto lo stesso titolo con gli edifici e le opere parrocchiali. Vengono pure indicati i confini della nuova parrocchia, allora molto più estesi di quelli attuali.
Al 13 gennaio 1957 risale il decreto del Presidente della Repubblica italiana, Giovanni Gronchi, con cui si riconosce la parrocchia di San Pio X a tutti gli effetti civili con la dote e la circoscrizione territoriale indicate nel decreto dell’Ordinario Diocesano di Mantova.
Non c’era ancora la chiesa, ma era stato nominato il parroco nella persona di don Giuseppe Ferrari, che, proveniente da Quistello, va ad abitare provvisoriamente in viale Gorizia per essere più vicino ai nuovi parrocchiani; in quei primi anni era coadiuvato prima da don Bruno Melegari poi da don Carlo Ziliani.
E così, dal 1955 al 1958, iniziano la vita liturgica della neonata comunità parrocchiale di San Pio X e l’attività dell’oratorio, ma a Borgo Pompilio, in ambienti appartenenti alle Ancelle della Carità (un vecchio edificio che doveva sorgere dove è attualmente la clinica di San Clemente, all’incirca sulla sinistra dell’ingresso all’attuale parcheggio). In data 25 ottobre 1955, la “Gazzetta di Mantova” trasmette la notizia che la vita della nuova parrocchia è iniziata con l’apertura del registro dei battesimi su cui viene apposto il primo nome. Il cronista precisa anche che il rito del battesimo è stato celebrato in quello che era asilo delle Ancelle della Carità, nella chiesetta dove è “stato collocato l’altare sul quale celebrava la messa monsignor Giuseppe Sarto quando era vescovo di Mantova”.
In data 1956, 20 dicembre, un atto notarile sancisce la donazione di terreni per la costruzione della chiesa e degli edifici adibiti ad uso del ministero pastorale, di ufficio e di abitazione del parroco da parte del cav. Luigi Bianchi (fu Paride), titolare dell’industria LUBIAM, al parroco don Giuseppe Ferrari.
La cessione gratuita da parte del Comune di Mantova di altri terreni per la nuova chiesa parrocchiale di San Pio X (era sindaco Eugenio Dugoni) completa l’area disponibile. Nel frattempo l’architetto Bruno Sarti provvede alla costruzione della canonica in cui un salone viene adibito alle funzioni liturgiche in attesa che venga costruita la chiesa. Rende l’idea di questa provvisorietà uno scritto di don Giuseppe Ferrari in data 1959, 20 gennaio, nel quale si chiede la concessione di un prestito per installare il riscaldamento e permettere al parroco di abitare presso la chiesa.
1955 – Costruzione della chiesa su progetto dell’Architetto Bruno Sarti di Sermide (MN).
1986 – Intervento radicale con rifacimento dell’interno a firma dell’architetto Poltronieri Adolfo di Mantova.