Struttura caratterizzata da un alto tiburio e pinnacolo ricoperto di lastre di rame, elemento identificativo di un edificio altrimenti più sviluppato nel senso della larghezza che dell’altezza.
Un lungo portico introduce dal sagrato all’ingresso principale; sebbene fondamentalmente a pianta centrale, l’intera struttura appare come policentrica, costituita da diversi nuclei distinti.
Sulla destra sorge una bassa torre campanaria con castello libero formato da travi metalliche incrociate.
Sull facciata una scritta recita: “SUGLI SPALTI DELLE TUE MURA HO POSTO COME PRESIDIO LA SALVEZZA”.
L’interno presenta tre navate separate da diversi pilastri in cemento armato che simulano però l’aspetto di una struttura più antica; la quota dello spazio centrale è sensibilmente superiore a quella ad esempio dell’ingresso.
Il presbiterio è sopraelevato e termina con una piccola abside semicircolare, che ospita anche l’organo.
Diverse finestre rettangolari, alcune con vetrate decorate, illuminano l’interno.
1956 – Viene edificata la chiesa.
1967 – La struttura viene interessata da interventi di ampliamento curati dall’ing. Carlo Viganò.
2010 – Rifacimento della pavimentazione.
Nei dintorni
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