Edificio a tre navate e pianta rettangolare. La facciata, in laterizi con alcuni inserti in pietra, è a salienti, tripartita da paraste aggettanti.
Nella porzione centrale si trova il portale centrale con colonnine in pietra, lunetta e ghiera decorativa in laterizi e pietra bianca; al centro si apre una trifora con la luce centrale più alta, che riprende lo schema compositivo del portale, e più sopra ancora un’apertura cruciforme.
Nel sottogronda corre una serie di archetti pensili. Nelle porzioni laterali oltre ai portali minori si trovano invece due oculi. Il fianco destro, rivolto verso la via, presenta oltra a una serie di alte monofore un portale laterale protetto da protiro. Sul retro a sinistra si innalza la torre campanaria; sullo stesso lato si sviluppa il chiostro.
L’interno è a tre navate diviso da pilastri cilindrici in pietra arenaria e laterizi alternati, con capitelli a foglie d’acqua.
La navata centrale è coperta da una volta a botte, quelle laterali da volte a crociera.
Il presbiterio è terminato da un’abside semicircolare nel cui catino sono collocate due aperture.
Ai lati di questo si trovano due cappelle che conservano importanti lacerti di affreschi del sec. XIV. Un altro lacerto di affresco trecentesco raffigurante una crocifissione si trova lungo il fianco sinistro.
1368 – La chiesa probabilmente sorge nel sec. XIV, legata ad un convento di domenicani, già presenti nel borgo di Monza dalla fine del sec. XIII. La prima citazione documentaria è del 1368.
sec. XV – Viene edificata la cappella a sinistra del presbiterio, con profilo poligonale e volta lunettata con costoloni in cotto.
1645 – La precedente abside a terminazione piatta viene abbattuta e sostituita da una semicircolare, le cappelle laterali vengono chiuse da un muro; l’opera di rifacimento è testimoniata dall’epigrafe sepolcrale Giovan Battista Rincio, promotore dell’opera.
1678 – L’indoratore Francesco Antonio Galiano viene pagato per lavori nella chiesa.
1758 – Viene realizzata un’importante campagna decorativa.
1761 – Il chiostro viene sottomurato e imbiancato.
1809 – La pavimentazione viene rifatta in piastrelle bianche e rosse e rialzato di circa 35 cm.
1817 – Viene sopraelevata l’abside ed inseriti nel paramento dei rilievi in terracotta probabilmente appartenenti ad un polittico smembrato della seconda metà del Quattrocento.
1892 – Il campanile di origine medievale viene sopraelevato.
anni ’20 – L’intera chiesa è sottoposta ad invasivi restauri che ne modificano profondamente l’aspetto; viene anche realizzato un protiro precedentemente non esistente in corrispondenza dell’accesso sul fianco destro.
1963 – L’edificio viene sottoposto ad un’importante campagna di restauri guidata da Augusto Merati e Francesco De Giacomi, volta al ripristino degli elementi interni di epoca medievale. Vengono quindi eliminate pressoché tutte le decorazioni barocche e successive, rimossa la pavimentazione e riportata ad un livello inferiore, scoperte le colonne e le ghiere degli archi. L’adiacente chiostro, con porticati e logge murati, vengono progressivamente riaperti e ripristinati.
1983 – Vengono rimosse le sculture in terracotta posizionate all’esterno dell’abside ed eseguiti lavori di consolidamento alla parte terminale del campanile.