posta in contrada Cima, la piccola chiesa orientata con l’abside a nord, presenta il fronte principale con linee molto semplici, protetto da copertura a due falde con gronda molto sporgente. Centralmente è posto l’ingresso principale con contorno n pietra, affiancato da due finestre sempre con contorno in pietra e dotate di inferriata. Sopra il portale si trova una finestra con contorno di pietra. Internamente la chiesa si presenta a navata unica suddivisa da lesene in stucco in due campate coperta da volte a crociera. Sulla parete di sinistra della seconda campata è presente l’ingresso laterale. Il presbiterio, rialzato di un gradino è coperto da volta a botte e si conclude con la parete di fondo piana. Un’ apertura posta sulla parete di sinistra del presbiterio immette nella sagrestia
1691 – costruzione della chiesa
1724 – gli interni vengono affrescati dal pittore gandinese Radici
1764 – Gio. Maria Sciolli realizza la pala dell’altare maggiore raffigurante la presentazione della vergine
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Gandino in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che entro i confini della parrocchia era presente, tra gli altri, l’oratorio di San Pietro
XIX – nel corso degli ultimi secoli la chiesa è stata oggetto di saltuari lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria