La chiesa risulta rialzata rispetto alla strada sottostante e presenta un orientamento est-ovest.
Essa è composta dal corpo centrale della chiesa e da vari volumi posti sul lato meridionale, realizzati in epoche successive alla costruzione.
Sul lato settentrionale, invece, essa risulta collegata con l’attuale casa parrocchiale tramite un corridoio coperto sopraelevato.
La facciata, realizzata in muratura intonacata e tinteggiata, presenta due paraste angolari dello stesso materiale, con decorazioni in finto mattone.
Centralmente si trova il portale, sormontato da una tettoia in muratura sorretta da due mensole sagomate.
Al di sopra del portale vi è un medaglione con cornice in prefabbricato cementizio e decorazione a mosaico.
La copertura è a falde, rivestita in tegole marsigliesi in cemento e sotto gronda rivestito in listelli di legno laccato.
L’interno è composto da un’unica aula con una cappella laterale e presbiterio con abside semicircolare.
La chiesa presenta inoltre due ambienti laterali utilizzati ad oggi come sacrestia e deposito.
XII – L’esistenza della chiesa è documentata da Goffredo da Bussero già alla fine del XIII sec. Nel XVI sec. la zona circostante la chiesa risultava già con la conformazione attuale: costruita su un rialzo. Sul davanti e sul fianco meridionale trovava posto un piccolo cimitero.
Tramite la documentazione delle visite pastorali della fine del 1500 è stato possibile ricavare la descrizione della chiesa. Essa viene definita antica, di stile romanico, con una piccola abside semicircolare, con tre feritoie, e una sola cappella laterale, realizzata all’inizio del 1500 dalla famiglia Calchi. Erano inoltre presenti degli affreschi ai lati dell’abside e lungo la navata.
In occasione della sua visita, P. Leonetto, trova la chiesa in fase di restauro a causa del crollo della copertura, avvenuto qualche anno prima. Descrive la mancanza del soffitto, lasciato come un semplice assito al di sotto delle tegole.
1685 – Dagli atti della visita del cardinale Federico Borromeo si deducono vari interventi recenti. La chiesa è stata completamente imbiancata, perdendo cosi gli affreschi della navata e dell’abside, probabilmente coperti dalla calce in occasione della peste del 1628.
Viene, inoltre, descritta una sacrestia di recente costruzione, posta sul lato meridionale della chiesa, al posto dell’antico campanile che venne abbattuto.
1748 – La nuova torre campanaria fu realizzata intorno alla fine del 1600 sfruttando la muratura dell’antica cappella Calchi. L’esistenza del nuovo campanile è confermata dall’elenco di alcuni arredi e suppellettili, datata 1748.
1754 – Nella documentazione risalente alla visita del card. Giuseppe Pozzobonelli del 1754 vengono descritti vari cambiamenti all’interno della chiesa. È stato realizzato il soffitto, probabilmente quello attuale, descritto come decoroso e di vari colori. Inoltre, viene riscontrata la presenza di nuove balaustre in corrispondenza del presbiterio e di nuovi ripiani per i candelieri al di sopra dell’altare. È stato realizzato anche il tabernacolo, la cui presenza non fu riscontrata nelle visite precedenti.
La chiesa è accessibile solo dalla porta principale, è stato quindi dedotto che l’accesso laterale sia stato murato.
1883 – Nel 1883 l’antica abside fu completamente demolita e ricostruita. Il nuovo coro fu arretrato di circa cinque metri.
1896 – Nel 1896, con un notevole sforzo economico, la comunità riuscì a collocare sul campanile un concerto di cinque campane.
1897 – In una data non specificata tra gli anni 1897 e 1905 fu edificata una nuova cappella laterale, dedicata alla Madonna e a San Giuseppe. La nuova cappella è posta lungo il lato meridionale della chiesa.
1924 – Nel 1924 fu realizzata un’ultima cappella, dedicata a San Giovanni Bosco, sul lato sinistro del presbiterio. In occasione della realizzazione di questa cappella fu aperto un varco all’interno della muratura meridionale dell’abside, come accesso.
1980 – Intorno agli anni ’80 la chiesa risultò bisognosa di alcuni restauri e non più adatta ad accogliere la comunità in continua crescita. I restauri vengono però negati dalla commissione diocesana di Arte Sacra e fu quindi edificata una nuova chiesa.
Nel 1995, con il completamento dei lavori della nuova chiesa, questa viene abbandonata e passa da chiesa parrocchiale ad un semplice santuario.
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