San Pietro è il più antico oratorio di Agrate, probabilmente risalente all’età longobarda. La chiesa è situata in posizione periferica rispetto al centro abitato per questo motivo viene qualificata come chiesa campestre. L’edificio a pianta rettangolare ha una navata unica e si conclude con un’abside a forma quadrata. Il tetto è a doppia falda, la facciata è intonacata, presenta un pronao con pilastri rettangolari ricoperti di lastre lapidee e delle lesene semplici che disegnano anche il timpano. Il portone di ingresso è a doppia anta con infisso in legno e vetro. L’illuminazione interna dello spazio liturgico è garantita da una finestra posta in porzione centrale al di sopra del pronao e da quattro finestre rettangolari, due per lato, mentre l’abside è illuminato naturalmente da una finestra laterale. L’interno è caratterizzato da pareti intonacate e un soffitto in legno a cassettoni. Il presbiterio è diviso dall’aula liturgica da balaustre in marmo.
VIII sec. – San Pietro è il più antico oratorio di Agrate, presumibilmente di origine longobarda. La prima testimonianza che attesta l’esistenza della chiesa si ritrova in un atto testamentario, che nel 745 lasciò dei sussidi per i pellegrini all’eremita che aveva l’abitazione attigua alla Chiesa di San Pietro, qui chiamata Cappelletta. In altri atti testamentari risalenti al XVI secolo e riconducibili alla famiglia Ferrario, prima benefattrice dell’oratorio, vennero lasciati dei soldi per provvedere alla riparazione della chiesa ormai fatiscente. In quegli anni la chiesa misurava ventiquattro braccia per nove, ma era in cattivo stato di conservazione e necessitava di opere di restauro.
XVII sec. – Nel 1643 l’Arcivescovo Monti definì la chiesetta “satis pulchra”, cioè abbastanza bella nonostante i perfezionamenti che vennero sollecitati di continuo.
La chiesa venne ampliata, raddoppiò la sua misura, pur rimanendo ad un’unica navata. Negli anni a seguire venne utilizzata anche come lazzaretto per i malati di peste.
1939 – Nel 1939 ebbero inizio i lavori di demolizione del vecchio altare di semplice muratura e di tavole tarlate che venne sostituito con parte dell’altare maggiore della vecchia chiesa parrocchiale. L’affresco de “la Madonna del Latte” posto sopra di esso venne strappato per salvarlo dal deterioramento e venne disposto ad un’altezza conveniente in modo di dargli maggiore visibilità. Di seguito si mise mano all’arcata del presbiterio pericolante, venne collocato lo zoccolo di marmo, venne edificato il pronao e inserita la balaustra in marmo tra lo spazio liturgico e il presbiterio. Le pareti all’interno della chiesa vennero dipinte dagli artisti della Scuola del Beato Angelico.
1963 – Venne ristrutturato il viale che porta alla chiesa e in seguito venne sostituito il piccolo campanile in lamiera di ghisa e ferro pericolante con uno in muratura arricchito con tre nuove campane. Gli affreschi della chiesa vennero ricoperti tranne quello dell’altare ad opera del professor Clerici.
1986 – Vennero sostituiti i canali di gronda e i pluviali consunti con dei nuovi canali in rame, venne effettuato il ricorso del manto di copertura del tetto del pronao e venne sistemato il piccolo campanile.