costruita sopra uno sperone roccioso la chiesa, orientata con l’abside ad est, è preceduta dal piccolo sagrato e presenta il fronte principale per metà nascosta dalla vecchia casa arrocchiale. Al centro della facciata è posto il grande portale in pietra arenaria con architrave spezzato e coronamento con timpano barocco spezzato. Al centro della stessa un’edicola sempre in arenaria che un tempo conteneva la statua lignea di S. Michele. La facciata prosegue semplice e priva di decorazioni e si conclude con il timpano triangolare. Un portico con soffittatura piana sorretto da sette esili colonne in arenaria è posto sul fianco sud della chiesa. La torre campanaria, tozza e quadrata, si innalza sul lato ovest della facciata e si innesta nella struttura stessa della chiesa creando all’ingresso una zona di passaggio con a sinistra l’ingresso al campanile e a destra il gruppo statuario in cemento dipinto, raffigurante il Calvario con il Crocifisso e sette altre figure. Internamente la chiesa si presenta ad unica navata suddivisa da lesene in tre campate. La navata è coperta da volta a vela. Le lesene in stucco lucido sono complete di capitelli sempre in stucco e reggono la trabeazione ed il cornicione poco sporgente. Sopra l’ingresso è collocato l’organo con la cantoria in legno dipinto. Due cappelle sono ricavate sul lato di sinistra. Sei finestre semicircolari illuminano la navata. La prima campata sia a sinistra che a destra presenta due confessionali in legno. Tra la prima e la seconda campata, a sinistra è in opera il pulpito in legno. Nella seconda campata, sempre a sinistra, è presente la cappella della Madonna del Rosario delimitata da balaustra in marmo rosa del Garda. Sul lato destro è presente l’ingresso laterale. La terza campata a sinistra ospita la cappella dedicata a S. Giulio sempre con balaustra in marmo rosa. Ai lati dell’arco trionfale due ingressi conducono rispettivamente nella sagrestia a sinistra e in un ulteriore ingresso laterale a destra. Il presbiterio, più stretto della navata è rialzato di due gradini ed è coperto con volta a botte e si completa nel coro coperto da catino ad ombrello. La sagrestia è coperta da volta a quattro spicchi ed è illuminata da una finestra posta sul lato est ed un rosone sul lato nord
1177 – secondo quanto riportato dallo storico mons. Pagnoni, la chiesa parrocchiale di Torre de’Busi si fa risalire al XII, ed è certo che fu a lungo dedicata a Santo Stefano protomartire, anche se in seguito prevalse il titolo di San Michele arcangelo
XVI – negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili, la parrocchia di San Michele figura inserita nella pieve di Brivio
1786 – l’ autorità pontificia, con atto del 13 novembre, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di “San Michele e Santo Stefano di Valberetta” dalla pieve milanese di Brivio alla diocesi di Bergamo
1837 – vengono eseguiti importanti lavori di restauro che modificano e deturpano l’assetto originario della chiesa, fatta eccezione per l’abside quattrocentesca
1931 – l’antico organo Serassi costruito nel 1856 viene restaurato
1954 – un incendio divampato all’interno della chiesa distrusse molti arredi lignei
1986 – in seguito al decreto del ministro dell’interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, alla parrocchia di San Michele arcangelo succedeva per l’intero patrimonio la parrocchia dedicata ai Santi Michele arcangelo e Giovanni Battista, con sede in località Torre de’ Busi
1994 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di messa in sicurezza e consolidamento
2005 – messa in sicurezza di parte della copertura e delle murature
2007 – recupero della casa canonica e del campanile
2011 – sistemazione e manutenzione straordinaria dei prospetti esterni