la chiesa un tempo isolata, si trova oggi ricompresa nei confini di un cascinale rustico sorto nel XIX secolo, quando tutto la zona non era che una grande distesa di campi. Orientata con l’abside a sud e prospettante direttamente sulla strada, presenta il fronte principale intonacato, centralmente è presente l’ingresso con contorno in pietra sormontato da timpano spezzato e affiancato da due finestre rettangolari, una per parte con contorno in pietra. In alto e centrale è posta una finestra ad arco affiancata da due nicchie vuote. La copertura con struttura in legno conclude l’edificio. L’interno è a navata unica suddivisa in due campate da lesene con cornicione orizzontale che corre lungo le pareti della navata. Quest’ultima è coperta da volta a botte. Ai lati dell’arco trionfale due ingressi conducono a sinistra alla sagrestia e a destra ad un ripostiglio. Il presbiterio è più stretto rispetto alla navata, è rialzato di un gradino ed coperto da volta a botte. Due arcate poste a sinistra e a destra del presbiterio conducono ai locali menzionati
1575 – come riportato nei verbali della visita pastorale di S. Carlo Borromeo, la chiesa viene fatta costruire per volere e devozione dei fratelli Mageni nel 1567
1881 – dai verbali della visita pastorale del vescovo Gaetano Camillo Guindani si evince che la chiesa era di proprietà della famiglia Tasca
XX – la chiesa passa in proprietà alla fabbriceria