La chiesa orientata ad ovest si presenta ad impianto basilicale a tre navate con transetto a sviluppo longitudinale.
La facciata principale a salienti, la cui tripartizione verticale è sottolineata anche da paraste in muratura poco aggettanti, è in laterizi a vista, ad eccezione della porzione basamentale di zoccolatura in ceppo lombardo e dei cantonali con conci lapidei.
Nella porzione centrale tre archi a tutto sesto a differente piano di imposta su colonne poligonali in materiale lapideo bianco danno accesso ad un esonartece, sul quale affacciano i tre ingressi alla chiesa. Superiormente si aprono cinque monofore vetrate e in sommità un’apertura cruciforme.
Nelle porzioni laterali due archeggiature tamponate ospitano ciascuna tre monofore finestrate. Il prospetto è coronato da un cornicione in cotto con archetti pensili su una fascia di intonaco e sovrastato da una croce metallica.
I prospetti laterali ripresentano le stesse finiture della facciata e denunciano lo sviluppo longitudinale del transetto nelle tre campate terminali con altrettanti facciate a capanna.
Il campanile, posizionato sul lato destro in prossimità della facciata, ha un importante sviluppo in altezza: di impianto quadrangolare è anch’esso in laterizi a vista, ritmato da paraste angolari e da una serie di cornici marcapiano.
Superiormente all’orologio collocato su sfondati intonacati, si apre la cella campanaria con monofore a tutto sesto per ogni lato.
Internamente la chiesa è a tre navate ampliandosi a cinque in corrispondenza nelle ultime tre campate per lo sviluppo longitudinale del transetto, concludendosi infine nell’abside centrale e nelle due laterali. Archi a tutto sesto su colonne con capitelli in marmo bianco di differente fattura dividono le navate e sorreggono nella navata centrale una cortina muraria traforata da monofore di un finto matroneo e superiormente da oculi vetrati.
Tutte le superfici interne ad eccezione del presbiterio e del Battistero sono in laterizi a vista con inserti in pietra bianca come decorazione in alcuni elementi architettonici.
La chiesa è coperta da una struttura a capriate e semicapriate in cemento armato a vista.
L’illuminazione naturale proviene da diciannove oculi finestrati e dalle trifore presenti nelle pareti delle navate laterali.
Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto alla navata si conclude con un catino absidale intonacato nel quale è conservato un mosaico raffigurante Cristo Pantocratore.
1914 – La chiesa fu costruita ad inizio Novecento su progetto di Ugo Zanchetta in forme neoromaniche, demolendo un edificio ecclesiastico risalente al XIV o XV secolo, di cui rimane la sola parte basamentale del campanile.
1931 – La chiesa venne consacrata dal cardinale Ildefonso Schuster il 5 marzo 1931.
1981 – Adeguamento liturgico del presbiterio a cura dell’architetto Renato Gerbini.
1987 – Progetto di manutenzione straordinaria, modifica delle scalinate di accesso e costruzione delle rampe per disabili a cura dell’architetto Renato Gerbini.
2001 – Restauro dell’organo.
2001 – Progetto per la nuova recinzione della chiesa a cura degli architetti Roberta Coccoli e Elena Maria Gorrieri. Nello stesso anno trasformazione della cappella del battistero e spostamento di statue. Tra gli anni 2001 e 2003 venne promossa una prima fase del restauro complessivo della chiesa: rifacimento della copertura, degli impianti elettrici e di riscaldamento, dei soffitti, dell’illuminazione interna ed esterna.
2006 – Completamento del restauro conservativo degli interni della chiesa, mediante la pulitura delle pareti interne, il ripristino del Battistero e il restauro dei relativi affreschi, il restauro della Cappella di S. Giuseppe, dell’affresco del S. Cuore, il nuovo assetto cromatico dell’abside, la pulitura del pavimento, il restauro del pavimento del presbiterio, l’avanzamento della Mensa eucaristica con riduzione della stessa e il recupero del pannello centrale neo-paleocristiano.
2009 – Restauro del Crocifisso ligneo e della statua lignea “Madonna col Bambino e Angeli”, a cura del restauratore Luzzana.
2017 – Restauro dipinto olio su tela “Natività di Maria” posto nella chiesa parrocchiale a cura di Luzzana Restauri – Civate (LC).
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