L’edificio si sviluppa su una pianta ad unica navata, in capo alla quale, da scorta al presbiterio si aprono due corti bracci, accessibili da una doppia arcata su monumentale pilastro in ceppo provvisto di pulvino.
L’esterno è in mattoni rossi a vista e il fronte è movimentato da una doppia teoria di archi ciechi che si estendono anche sui fianchi e culminano con tetto a capanna.
Battistero e campanile scortano rispettivamente il nartece a contatto del fianco destro e sinistro della chiesa.
1941 – I lavori iniziarono, dopo anni di trattative per la definizione delle aree e dei vincoli su di esse insistente, grazie alla caparbia volontà dei grezzaghesi di avere una parrocchiale tutta loro, distinta dalla comunità di Trezzano Rosa. La mano d’opera dei grezzaghesi fu fornita gratuitamente e il materiale dei mattoni fu preso dalle fornaci di Trezzo mentre il cemento dal cementificio di Calusco.
La chiesa fu consacrata dal cardinal Schuster il 4 luglio 1946.
1962 – Il concerto di 8 campane in Do maggiore fu fuso dalla ditta Giuseppe Filippi di Chiari con automatismo di movimento elettronico costruito dalla medesima ditta.
Tale automatismo fu uno dei primi in assoluto ad essere impiegato nella movimentazione delle campane.
1963 – Il campanile fu costruito per volere e sostegno del Cardinal Giovanni Battista Montini in visita a Grezzago nel 1961 e la prima pietra fu posata nel 1963. Costruzione impegnativa dal punto di vista strutturale, risulta fondato su 20 pali fondi fino a 15 m. L’alzato è costruito con la successione di una serie di anelli di cemento che lasciano a vista la lettura della struttura elicoidale delle scale a salita al castello delle campane. Il progetto fu dell’Architetto Frizzoni di Torre del Roveri e la direzione progettuale del pittore ed artista tedesco Peter Drecher che si avvalse del coordinamento lavori del locale geometra Ravasio Fulvio. L’11 novembre 1966 il Cardinal Colombo benedì il nuovo campanile.