La chiesa parrocchiale è circondata da un ampio sagrato arricchito da un piccolo spazio antistante la facciata, realizzato con cubetti in marmo di Carrara. La facciata è composta da due ordini architettonici suddivisi in tre scomparti da lesene, accoppiate negli angoli della facciata, in muratura e intonacati poggianti su un basamento. Nel settore centrale del primo ordine è collocato un portale in arenaria sagomata completa di coronamento al centro del quale un bassorilievo ricorda il gesto caritatevole di S. Martino, protettore della chiesa. I settori laterali presentano pareti lisce ed intonacate. Il secondo ordine prosegue come quello inferiore e presenta nel settore centrale una finestra rettangolare con contorno in stucco che illumina la navata. Un timpano triangolare conclude la facciata. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in sette campate da lesene che sorreggono un fregio e un cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata sono presenti a sinistra e a destra due confessionali. Segue la seconda campata con a sinistra la tela raffigurante S. Antonio da Padova e a destra la S. Famiglia; nella terza campata sono collocati a sinistra e a destra due armadi a muro. Nella quarta campata è collocato a sinistra il Fonte Battesimale e a destra l’altare dedicato al S. Cuore. Nella quinta campata sono posti gli ingressi laterali. La sesta campata ospita due cappelle: quella di sinistra è dedicata alla Madonna del Rosario, mentre quella di destra è dedicata all’Immacolata. La settima ed ultima campata presenta due ingressi: quello di sinistra conduce alla sagrestia, mentre quello di destra conduce alla cappella della Madonna di Lourdes. Il presbiterio è a pianta rettangolare ed è sopraelevato rispetto alla navata di tre gradini, è coperto da volta a botte e si conclude in un coro absidato coperto da catino
1304 – nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco del indetto dal vescovo Giovanni da Scanzo veniva invece registrata una chiesa dedicata a San Martino. In tale fonte era nominato “Carpionus clericus Sancti Martini de Carvico”
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la parrocchia sotto l’invocazione di “San Martino”, dipendente dalla “pieve di Terno”, veniva censita come di giuspatronato del comune. Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1734 – consacrazione con l’antico titolo di S. Martino di Tours per mano del vescovo Antonio Redetti
1734 – costruzione della chiesa attuale
1750 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta nella seconda metà del XVIII secolo, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da tre sindaci presso l’altare maggiore, la confraternita del Rosario e della Dottrina cristiana
1753 – costruzione dell’organo da parte della ditta Bossi
1862 – realizzazione degli affreschi delle tazze e dei relativi pennacchi sono di Giuseppe Carsana
1900 – la chiesa viene prolungata, riportando sulla nuova facciata l’antico portale in arenaria
1901 – decorazione della parte nuova della chiesa
1930 – rifacimento generale delle decorazioni interne
1978 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1979 – ristrutturazione ed adeguamento liturgico del presbiterio
1979 – nuova pavimentazione dell’aula e del presbiterio
1985 – costruzione del nuovo locale caldaia
1988 – restauro degli affreschi della volta
1993 – rifacimento degli intonaci esterni e della copertura
1997 – nuovo impianto ad ultrasuoni per allontanamento piccioni
1998 – rifacimento dell’impianto elettrico, nuovo sistema di amplificazione e nuovo impianto di illuminazione
2000 – nuova tinteggiatura delle pareti esterne