La chiesa orientata a nord, ad impianto longitudinale, sorge parallela all’andamento dell’asse viario di via Carnia, dal quale è separata tramite una sorta di portico a costituire una fascia di rispetto, che svolta anche sul fronte, sottolineando l’ingresso centrale.
La facciata principale della chiesa, anticipata da una sorta di piazzare, è a capanna in laterizi a vista posati in obliquo rispetto al paramento murario ed è solcata verticalmente da una vetrata stretta, sormontata da una croce metallica.
Ai lati dell’ingresso principale due corpi di altezza minore avanzati rispetto a quest’ultimo ospitano associazioni e realtà parrocchiali (in uno dei due corpi originariamente trovava collocazione il Battistero).
Le pareti longitudinali sono scandite dalla struttura portante in cemento armato con murature di tamponamento in laterizi a vista.
Le aperture finestrate sono ricavate nei rialzi a spicchi di sezione triangolare della copertura in corrispondenza del nodo di gronda.
Internamente la chiesa a unica navata è ritmata dalle pilastrature e travature in cemento armato che creano sei spazi poligonali per lato, utilizzati come altari laterali e spazi per l’inserimento dei confessionali.
Le superfici sono intonacate e presentano un rivestimento in pannelli lignei nella parte basamentale. Sul fianco sinistro, all’altezza del transetto si sviluppa la cappella feriale, diaframmata rispetto all’aula da una struttura lignea, in analogia al rivestimento delle pareti.
A destra del presbiterio è collocato il fonte battesimale.
Alle spalle dell’altare maggiore, sopra i volumi dei locali della sacrestia e della segreteria parrocchiale si apre un’ampia cantoria con funzione di catino absidale su cui è realizzato un grande dipinto opera di Paolo Rivetta raffigurante s. Leone e il concilio di Calcedonia.
Al di sotto, sulla parete di fondo del presbiterio ricoperta da sottili lastre di marmo, è apposto il gruppo scultoreo della crocifissione in bronzo, opera di Angelo Grilli.
I poli liturgici sono decorati dallo scultore Angelo Grilli come pure la via Crucis in cemento trattato.
Negli spazi seminterrati trovano spazio alcuni locali della parrocchia e la cripta, la cui parete di fondo venne dipinta nel 1970 da pittore Paolo Rivetta.
1963 – Costruzione della chiesa su progetto dell’architetto Mario Morini. La chiesa rientra nel progetto delle ventidue chiese celebrative del Concilio Vaticano II. La benedizione della posa della prima pietra avvenne il 27 gennaio 1963 ad opera del cardinale Montini.
1964 – Il 29 novembre San Leone Magno veniva eretta a parrocchia prepositurale. Il riconoscimento civile giunse il 15 marzo di due anni dopo.
1966 – La chiesa fu consacrata il 29 maggio del 1966 dal cardinale Giovanni Colombo.
1995 – Fu intrapresa una prima sistemazione del presbiterio (1995-1997) a cura dell’architetto Giuliano Ballabio.
2003 – Installazione di pannelli solari su una porzione di copertura.
2004 – Adeguamento liturgico del presbiterio e della cappella feriale a cura del prof. Emiliano Viscardi.