L’edificio possiede impianto rettangolare che termina con ampia cappella dedicata alla Madonna Addolorata ed è disposto su un asse di orientamento Ovest/Est. La struttura del complesso è in muratura portante. L’unica navata è suddivisa in tre campate. Sulla seconda di sinistra si sviluppa la cappella della Madonna delle Grazie al cui interno è conservato un affresco di tradizione cinquecentesca probabilmente di scuola leonardesca. Al presbiterio si accede, secondo le prescrizioni di San Carlo Borromeo, con un singolo gradino. Dalla parte opposta, sulla controfacciata, si sviluppa il coro che si affaccia sulla chiesa tramite balaustrata e occupa lo spazio che all’esterno è racchiuso dal portico in facciata. Quest’ultimo, lungo quanto la larghezza della chiesa, risponde nella struttura alle prescrizioni borromaiche. È retto su colonne in granito prive di decori e innestate tra loro mediante volte a crociera. La superficie degli esterni e degli interni dell’edificio è ricoperta da intonacatura.
XVIII – Il campanile della chiesa fu certamente costruito dopo il 1726 e prima del 1754, anno in cui Pozzobonelli parla della chiesa riferendo dell’esistenza dello stesso.
1726 – L’oratorio di San Leonardo sorge su una preesistenza che risalirebbe, secondo tradizione, al X secolo. Il primo documento sull’edificio di datazione certa risale però al 1571 in occasione della visita pastorale di San Carlo Borromeo. La chiesa originaria versava in quel periodo in cattive condizioni tanto da spingere San Carlo a ordinarne la ricostruzione che avrebbe dovuto essere attuata dalla Confraternita del SS. Sacramento istituita dallo stesso proprio nel 1571. Nel 1610 il cardinale Federico Borromeo ordinava che, davanti all’affresco cinquecentesco della Madonna delle Grazie, fosse disposta una grata di protezione. Dalle notizie forniteci dal cardinale Pozzobonelli sappiamo che l’edificio fu ricostruito a fundamentis nel 1726.
1931 – Agli anni Trenta dello scorso secolo risale un intervento di ristrutturazione che coinvolse i pavimenti, le grate, l’altare maggiore che fu rinforzato e le pareti che furono nuovamente intonacate.
1967 – Alla fine degli anni Sessanta del Novecento, per volere di don Mariani, risalgono interventi di restauro e ristrutturazione. Sono stati rifatti il tetto, i gradini dell’altare maggiore, la zoccolatura dell’altare dell’Addolorata.
2001 – Il tetto è stato oggetto di un intervento di consolidamento e rifacimento.
2003 – L’edificio è stato oggetto di un intervento di restauro strutturale ad opera dell’architetto Angelo Pecora.