La chiesa orientata a nord-est, ha un impianto rettangolare e presenta una facciata tripartita che non corrisponde con l’interno a navata unica.
La facciata in stile neoromanico è a salienti con finte loggette nella porzione centrale al di sotto delle quali è presente un rosone e il protiro, sorretto da due colonne su semplici basamenti.
Nelle due porzioni laterali si aprono invece delle monofore.
La facciata è decorate in bicromia: il paramento in laterizio a vista si alterna a cornici e fasce in cemento e in materiale lapideo naturale.
Nei prospetti laterali imponenti contrafforti scandiscono le aperture finestrate (coppie di monofore) sviluppandosi fino a superare la copertura e concludendosi con dadi crucisegnati. Internamente la navata unica è suddivisa in otto campate da imponenti archi trasversali a sesto acuto.
Sempre a sesto acuto sono gli archi che permettono l’accesso al presbiterio e alle cappelle laterali, quest’ultime rialzate rispetto all’aula e tra loro comunicanti.
Il presbiterio risulta suddiviso in cinque piccole navate, di cui le più esterne corrispondono alle ottave cappelle e mettono in comunicazione con la sacrestia (a destra) e con i locali di servizio (a sinistra). A destra dell’altare maggiore è collocata la Conserva Eucaristica; a sinistra il fonte battesimale.
Tramite una scala sul lato sinistro del presbiterio si accede alla cripta in cui furono raccolte le ossa dei morti precedentemente disperse nel campo su cui sorge la chiesa e sulle cui pareti furono murate alcune lapidi di personaggi illustri provenienti dal soppresso cimitero di San Gregorio.
Oltre all’ambiente rettangolare principale la cripta si articola in altri ambienti perpendicolari al precedente che, tramite lapidi commemorative testimoniano benefattori e parrocchiani, oltre a conservare le spoglie di don Luigi Casanova fondatore della chiesa.
1903 – La chiesa fu costruita a partire dal primo novembre 1903, con la benedizione della prima pietra da parte del cardinale Andrea Carlo Ferrari, in sostituzione di una chiesa provvisoria costruita in legno e gesso da Alfredo Campanini.
Il progetto della nuova chiesa, sorta sul terreno che già fu sepoltura pubblica del Lazzaretto, è opera dell’ingegnere Francesco Solmi con la collaborazione degli ingegneri De Micheli e Puelli.
1908 – La consacrazione dell’attuale chiesa avvenne il 3 ottobre 1908 ad opera del cardinale Andrea Carlo Ferrari. L’anno successivo venne inaugurata la cripta della chiesa che conserva lapidi di uomini illustri milanesi, conservate precedentemente al Cimitero Monumentale.
1943 – Durante la seconda guerra mondiale, e precisamente il 13 agosto 1943, la chiesa e la casa parrocchiale furono colpite da spezzoni incendiari che provocarono l’incendio della copertura e il suo crollo, bruciando gli arredi lignei. Le decorazioni parietali del Morgani subirono danni. Seguirono negli anni successivi interventi di urgenza per riparare la copertura e le strutture.
1967 – La chiesa fu sottoposta ad un intervento complessivo di restauro e ristrutturazione, sia per motivazioni conservative sia per necessità di adeguamento liturgico.
1972 – Realizzazione del mosaico nella lunetta sopra il portale di ingresso, opera di Elena Mazzari, raffigurante la colomba dello Spirito Santo.
1983 – Progetto per l’impianto di riscaldamento e per la nuova pavimentazione.
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