Edificio realizzato in stile neoclassico su progetto dell’architetto Felice Pizzagalli, che propose un impianto architettonico abbastanza tipico per l’epoca: un corpo di fabbrica diviso da tre navate, una centrale ampia e due laterali più strette, sulle quali si affacciavano le cappelle due per lato.
La divisione delle navate avveniva tramite gruppi di colonne con capitelli corinzi; la facciata orientata a ponente presentava tre aperture di cui quella centrale più ampia.
Il campanile realizzato in mattoni era posto sul lato destro della facciata perfettamente in linea con la stessa. La zona absidale – orientata a levante – era conclusa da un’abside a pianta semicircolare.
La particolarità della chiesa era la copertura a volta della navata centrale, realizzata in metodo autoportante, di cui l’architetto Pizzagalli era grande conoscitore e realizzatore.
La copertura ha un diametro di imposta pari a 14 m per uno spessore di costruzione di solamente 15 cm in mattoni.
1834 – Costruito sul vecchio sedime dell’originario oratorio di San Gottardo, abbattuto nel 1834, nel medesimo anno fu incaricato di costruire la nuova chiesa l’impresario Andrea Ballerini, lo stesso che aveva realizzato la chiesa di San Giovanni Evangelista in Masate. Verrà consacrata dal cardinale Andrea Ferrari nel 1911.
1855 – La torre campanaria originaria fu costruita 20 anni dopo l’edificio principale, ma da subito fu ritenuta mal fondata e non in grado di sostenere dal punto di vista statico un suo rialzo, fino alla quota della nuova facciata della chiesa. Un secolo dopo fu abbattuta.
1890 – Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in applicazione ai decreti previsti dalle visite pastorali si aggiungevano all’impianto iniziale della cappella di San Gottardo e di Sant’Antonio, la cappella del Crocefisso e un altare dedicato alla Madonna.
1940 – Nel 1940 l’architetto Barboglio di Bergamo ricevette incarico dal parroco del tempo, don Carlo Galli, di completare la facciata e innalzare la torre del campanile, che così bassa non si poteva notare fin nelle campagne circostanti.
1950 – Il campanile fu ricostruito leggermente scostato dalla Chiesa, ma in linea con la facciata su innovativo progetto dell’architetto Galesio, che realizzò un pennone rastremato a nervatura di cemento armato. Costruzione che fu ritenuta molto ardita per l’epoca. Fu inaugurato nel 1960 dall’allora arcivescovo Giovanni Battista Montini.