L’edificio presenta orientamento sud-ovest/nord-est ed affaccia direttamente su via don Carlo Gnocchi, rispetto alla quale è rialzata di qualche gradino.
La facciata è anticipata dal porticato: la porzione centrale, che prosegue la geometria della copertura a doppia falda, è affiancata dalle ali di altezza inferiore coperte da solai piani e, come queste, sorretta da colonne a sezione quadrata rivestite in travertino; la porzione inferiore del prospetto principale, rivestita sempre in travertino, ospita i tre portali, mentre superiormente il paramento murario in mattoni faccia vista è interrotto al centro dal grande finestrone a vetrate policrome.
Le facciate laterali presentano anch’esse rivestimenti in laterizio, ad esclusione delle paraste d’angolo per le quali si è optato per il travertino.
All’interno, l’impianto planimetrico a croce latina si sviluppa in un ambiente ad aula unica caratterizzato dagli elementi strutturali in cemento armato lasciati a vista, ad esclusione dei pilastri che sono rivestiti in travertino, contrastando con i mattoni faccia a vista delle superfici verticali: una fascia costituita da vetrate policrome opera di Ernesto Tross corre perimetralmente lungo la porzione superiore dei prospetti.
Ai lati della navata principale troviamo simmetricamente disposti il battistero e l’altare dedicato a Maria, mentre due cappelle iemali dedicate rispettivamente al Santissimo Sacramento ed a San Carlo Borromeo si sviluppano ai lati dell’abside.
Il presbiterio, rialzato rispetto all’aula, è coperto in corrispondenza dell’altare – posto all’incrocio dei bracci – da una cupola a struttura stellare con grandi finestroni triangolari le cui vetrate policrome sono decorate dai simboli dei quattro Evangelisti; alle spalle della mensa, la sede anticipa l’abside decorata dal grande mosaico realizzato da Franceso D’Urso su disegno di Baccio Maria Bacci che raffigura San Giuseppe Calasanzio ed è affiancato dalle due metà dell’organo.
1962 – La chiesa viene eretta tra il 1962 ed il 1965 su progetto dell’Architetto Carlo Bevilacqua.
1990 – Vengono sostituiti completamente i rivestimenti in rame delle coperture.