Chiesa di San Giovanni in Laterano (Milano)

Diocesi di Milano - chiesa parrocchiale - Lombardia

Milano - Via Pinturicchio 35 - MI - 20100

02/2365385

http://www.sangiovanniprecursore.it/

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1926 – La costruzione della chiesa, dedicata inizialmente alla Madonna di Pompei e ai Santi Fermo e Rustico, iniziò nel 1926: il 13 giugno il cardinal Tosi benedisse la prima pietra. La chiesa venne aperta al pubblico il 21 aprile 1928. Il progetto è dell’architetto Scanasini.
1934 – Il 9 settembre del 1934 il cardinale Schuster celebrò la prima Messa nella nuova parrocchia.
1934 – Il titolo di S. Giovanni in Laterano apparteneva in origine ad un’altra e più antica chiesa sita in centro a Milano; il titolo passò alla nuova parrocchia che era stata eretta, per decreto del 22 agosto 1934, dal cardinale Alfredo Schuster.
1959 – A seguito di una generosa donazione da parte dell’arcivescovo Montini in occasione del 25° della Parrocchia, venne istituito un Comitato per i lavori di ampliamento della chiesa, affidati a Claudio Buttafava e Franco Combi.
1963 – Il 27 gennaio del 1963 fu inaugurata la cripta utilizzata fino agli anni novanta del Novecento, anni in cui fu dismessa e destinata a spazi per l’oratorio. Negli stessi anni la chiesa venne ampliata sul lato di via Noe (cappella detta di San Giuseppe); venne aggiunta la balconata, l’abside, la sacrestia e in minima parte la casa parrocchiale. Venne inoltre aggiunto un pronao in facciata.
Nella Pasqua del ’64 furono completate le finiture della cappella del Battistero e restaurata la pala del Sacro Cuore, opera del pittore Fossombrone. L’arch. Caludio Buttafava realizzò la nuova cappellina del Crocefisso, ricavata a destra dell’ingresso, con pavimento e zoccolo in marmo di Candoglia.
1977 – Vennero intrapresi i lavori di adeguamento liturgico dell’altare, a cura dell’arch. Claudio Buttafava.
1995 – Nulla osta al restauro della terracotta policroma La pietà e delle tele San Giovanni Decollato, San Luigi, Estasi di un santo eremita, Sacra Famiglia.
2015 – Fu intrapreso una revisione della zona retrostante l’altare maggiore, smontando la sotto struttura del precedente altare e ricollocando il Tabernacolo nella parete di fondo dell’abside. Tutti gli interni della chiesa furono decorati in due lotti successivi di intervento con un progetto decorativo unitario dell’artista Valentino Vago.