L’edificio con orientamento sud-est/nord-ovest è posto in posizione rialzata e leggermente arretrata rispetto alla via Mar nero sulla quale prospetta.
Caratterizzata dalla sottile copertura parabolica in cemento armato aggettante, la facciata tripartita si articola su due piani differenti: la porzione centrale è costituita da un semplice setto in cemento armato gettato in opera e tinteggiato di bianco che ospita l’ingresso principale; i due volumi laterali, complanari ma asimettrici, risultano più avanzati ed accolgono gli ingressi laterali ed il battistero: come le facciate laterali, anch’essi sono rivestiti da pannellature in cemento decorate con rilievi di Carlo Ramous.
La superficie finestrata posta tra i tre volumi e l’intradosso della copertura, rendono l’effetto “flottante” di quest’ultima, strutturalmente indipendente dagli elementi che caratterizzano il fronte principale.
All’interno si ritrovano i medesimi materiali che caratterizzano l’aspetto esteriore: i setti di calcestruzzo gettati in opera tinteggiati di bianco caratterizzano quasi tutti le superfici verticali, ad eccezione di quelle che ospitano i pannelli decorati su disegno di Carlo Ramous, mentre la parete di fondo del presbiterio e l’intradosso della copertura presentano una finitura a civile; la freddezza delle superfici murarie contrasta con il calore del legno: le panche, i confessionali e il rivestimento delle pareti del presbiterio.
L’ambiente a navata unica è caratterizzato dal volume di controfacciata che contiene la bussola e, sul fronte opposto, dal restringersi della pianta in corrispondenza del presbiterio, rialzato rispetto all’aula e dal disegno asimmetrico: al volume di calcestruzzo del lato destro, si contrappone la coppia di volumi “svuotati” dalla vetrata policroma e decorati dalle pennellature in cemento.
1966 – Edificata tra il 1966 ed il 1967 su progetto dell’architetto Mario tedeschi.