La chiesa, con orientamento est-ovest, è situata nel centro dell’abitato di Asso ed è raggiungibile dalla via principale che l’attraversa.
La facciata è suddivisa in due ordini dal cornicione e ripartita da lesene con semicapitelli ionici.
Nell’ordine inferiore è presente il portale sormontato da un timpano, due nicchie e due lapidi, simmetriche rispetto al portale.
Le lapidi ricordano papa Pio XI e suo zio, don Damiano Ratti, che fu prevosto dal 1860 al 1891.
L’ordine superiore è ornato da una finestra centrale, da due nicchie e, alle estremità, da volute.
La torre campanaria si innalza in corrispondenza del fianco destro della chiesa.
L’interno si sviluppa ad unica navata scandita in tre campate da lesene, con cappelle laterali. In corrispondenza della parete laterale sinistra sono presenti nella prima campata la cappella dell’Annunciazione, delimitata da balaustre, che conserva la pala attribuita a Giulio Cesare Campi, oltre alla cappella del Sacro Cuore che conserva sotto la mensa l’urna con le reliquie di San Feliciano Martire. Sulla sinistra in corrispondenza della prima campata è collocata la pala con la raffigurazione del martirio di Sant’Apollonia, nella seconda campata si apre la cappella di Sant’Antonio da Padova mentre nella terza campata vi è la cappella della Madonna.
In corrispondenza dell’arco trionfale a sinistra è collocato il pulpito, in legno intagliato nero e dorato, opera di Fedele Pirovano. Il presbiterio è delimitato da balaustre con mensa in marmo centrale e presenta un imponente altare ligneo con decorazioni policrome con statue, abside semicircolare con coro ligneo.
1018 – La chiesa originaria dedicata a San Giovanni Evangelista, prepositurale della pieve di Asso, è testimoniata a partire dal 1018: si tratta della data riportata su un documento in cui viene ricordata la promessa fatta dai bellagini all’abate del monastero di Sant’Ambrogio di Milano di non litigare per un appezzamento di terreno.
1634 – L’edificio venne demolito nel 1634, oltre all’abbattimento di alcune case vicine per ottenere un’area più vasta, per la costruzione di una nuova chiesa più ampia una decina d’anni più tardi su progetto dell’ing. Rusconi. La torre campanaria, la cui costruzione era stata ordinata da San Carlo a seguito della visita pastorale, fu portata a termine nel 1639. La chiesa venne completata nel 1675. La cappella di Sant’Antonio da Padova venne edificata nel 1680 e, nel 1699, fu realizzata la nuova sacrestia. La grande scalinata davanti alla chiesa venne costruita nel 1750. La consacrazione della chiesa avvenne nel 1752 dal Cardinale Giuseppe Pozzobonelli.
1962 – La facciata della chiesa venne completata nel 1962 per volontà di Monsignor Giuseppe Castiglioni, sulla base del progetto originale dell’Ing. Rusconi.
1970 – Nei primi anni settanta furono realizzati l’altare e furono modificate le balaustre del presbiterio e il 3 settembre 1972 avvenne la consacrazione da parte del Cardinale Giovanni Colombo.
2018 – Nel 2018 è stato completato l’intervento di risanamento e restauro dell’edificio.