la chiesa, orientata liturgicamente, è anticipata da un ampio sagrato pavimentato con disegno geometrico in parte con la stre di pietra ed in parte in ciotoli. La facciata è costituita da quattro lesene in pietra artificiale che si innalzano a tutta altezza reggendo con capitelli, la trabeazione con cornicione completo di gocciolatoio che serve da base ad un alto timpano settecentesco nel quale un’apertura ogivale accoglie la statua della Madonna. Sopra il timpano sono collocate le statue di S. Pietro e Paolo e tre angeli in ceppo.
Al centro nella parte inferiore, è collocato il portale in marmo decorato da due colonne complete di basi e capitelli che reggono un timpano barocco spezzato al centro dalla statua di S. Giorgio che uccide il drago. Sempre nel settore centrale, in alto è posta una finestra con contorno in marmo. I due settori laterali presentano due nicchie contenenti le statue di S. Antonio e S. Luigi. Due corpi larghi quanto le lesene, rivestiti in pietra artificiale, concludono la facciata raggiungendo la quota delle due nicchie accennate in precedenza. Sopra questi corpi sono collocate due statue di Santi. Internamente è ad unica navata suddivisa in quattro campate. Nella prima campata sono collocati due affreschi. Nella seconda campata a sinistra è posto l’altare dedicato a S. Antonio, a destra quello dedicato a Cristo che porta la croce. Nella terza campata sono posti a sinistra e a destra gli ingressi laterali. Nella quarta campata a sinistra è posto l’altare della Madonna, a destra quello dell’Educazione della Vergine. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino. La sagrestia, come gli altri locali di servizio, sono raggiungibili sia da due ingressi posti ai lati dell’arco trionfale, sia da due ingressi posti ai lati del presbiterio
929 – prima attestazione dell’esistenza di una chiesa a Treviolo con il titolo di “basilica sancti Georgii” (Pergamene archivi Bergamo 1988). La piccola chiesa doveva dipendere allora dalla cattedrale di Sant’Alessandro in Bergamo
1575 – l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, visitando la parrocchia di San Giorgio a Treviolo, trovò che la cura era di circa 350 anime. Erano presenti la scuola del Corpo di Cristo e dei disciplinati di Sant’Anna
1626 – viene costruito il campanile
1665 – costruzione dell’attuale chiesa
1740 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Antonio Redetti con lo stesso titolo di S. Giorgio martire
1880 – realizzazione della pavimentazione interna in marmo di Zandobbio
1888 – l’interno viene rinnovato nelle tinte e nelle dorature
1923 – sulla cuspide, rinnovata su progetto dell’ing. Giuseppe Locatelli, viene issata la grande statua in rame
1927 – la chiesa è sottoposta internamente ad interventi di restauro
1940 – nuova pavimentazione del sagrato in cemento policromo
1984 – rifacimento generale dei tetti e restauro della facciata
1990 – ristrutturazione ed adeguamento liturgico del presbiterio
1994 – restauro conservativo all’interno della chiesa
2007 – restauro del fronte principale