L’edificio, in stile neogotico e con abside orientata a occidente, realizzato su progetto dell’ing. arch. Spirito Maria Chiappetta, si affaccia su via Piave con un ampio sagrato pavimentato in porfido.
La facciata, in mattoni a vista che riprendono la tradizione lombarda del cotto, è a salienti: pilastri angolari tripartiscono la facciata in tre campi che corrispondono alle tre navate, la centrale a due spioventi, le laterali a uno spiovente. Nel campo centrale la cornice cementizia bianca unisce verticalmente il portale di ingresso terminante con lunetta ogivale e la soprastante finestratura ad arco acuto; questa disposizione si ripete in dimensioni più ridotte nella campate laterali. I portoni sono in bronzo sbalzato; le lunette ospitano le formelle in cotto di San Giorgio a cavallo che uccide il drago e dei Santi Filippo e Giacomo.
Le vetrate delle finestre sono scandite da elementi decorativi in cemento grigio ad archetti lobati terminanti con rosoni traforati. Il coronamento sia del timpano centrale che dei salienti delle navate laterali è arricchito da cornici in archetti pensili, cui si aggiunge, nel timpano centrale, una galleria cieca a colonnine. In sommità della facciata svetta la croce, mentre alla base vi è una zoccolatura tinteggiata di bianco.
L’esterno dell’edificio è caratterizzato dall’uso del mattone a vista e dall’articolazione di differenti volumi: l’alto volume della navata centrale si sviluppa in lunghezza intersecandosi a croce latina con il volume del transetto e terminando con il presbiterio con abside poligonale; ai lati della navata centrale i volumi più bassi delle navate laterali a loro volta affiancate dalle cappelle poligonali, le cui facce sono scandite da pilastri e da alte finestrature. I peducci dei pilastri formano con le strombature delle finestre una fascia continua, in cemento liscio bianco come tutte le cornici attorno alle aperture.
I bracci della croce latina nella parte alta hanno una terminazione a timpano decorato come la facciata principale, con archetti pensili e galleria cieca a colonnine. Due gradini in granito con ripiano in lastre di porfido a spacco raccordano il sagrato ai tre portoni, internamente disimpegnati da bussole in legno.
L’interno è un impianto basilicale a tre navate e sette campate (di cui le laterali a base quadrata) scandite da colonne in granito rosa di Baveno con basamenti e capitelli in granito grigio, da cui si dipartono gli archi a sesto acuto e le imposte delle volte a crociera della navata principale e delle navate laterali.
Tutte le superfici voltate e delle pareti sono intonacate e tinteggiate nei toni del giallo, contrastate solo dalle sottili nervature in colore chiaro delle archi e delle volte. Il carattere disadorno dell’interno è ravvivato dalle alte vetrate policrome ad arco acuto raffiguranti scene di vita mariana; la vetrata più grande è in controfacciata e celebra il trionfo di “Maria Santissima regina del Cielo e della Terra”.
Ai fianchi delle navate laterali si aprono due cappelle per lato a base semipoligonale coperte da semicupole suddivise in spicchi dai costoloni. Le prime due cappelle accolgono a destra il battistero, a sinistra i confessionali. Il transetto è costituito da due terminazioni poligonali molto più ampie, i cui sette lati si prolungano nelle vele della copertura voltata.
Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini, ad andamento curvilineo, creando una zona rialzata che sporge nell’aula assembleare; al centro del presbiterio, in posizione avanzata, è posizionata la mensa liturgica. In posizione arretrata sorge l’altare barocco e alle sue spalle, lungo la terminazione ettagonale dell’abside illuminata da sette finestre, vi è il coro ligneo. Il presbiterio è coperto da volta a crociera a otto spicchi, così come il catino absidale. A destra del presbiterio si apre un’arcata a tre campate che collega alla cappella feriale della Madonna del Rosario.