Posta nel centro del paese, la parrocchiale è orientata secondo il tradizionale criterio liturgico e si presenta con un ampio piazzale sul lato nord. La facciata, posta ad ovest e preceduta da una piccola porzione di sagrato, è suddivisa in tre settori da quattro lesene in muratura poggianti su alte basi. Il settore centrale, più ampio, ospita il portale d’ingresso in arenaria sormontato da timpano spezzato e al centro una finestra di forma semicircolare. I due settori laterali presentano nicchie contenenti le statue di S. Rocco e S. Remigio. Le lesene poi si completano con capitelli corinzi, sopra i quali corre la trabeazione con fregio, che serve da appoggio al timpano triangolare che completa la facciata. Il fronte poi è dotato di due settori ad andamento curvo che servono da raccordo tra la facciata e le murature d’ambito.
Internamente la chiesa si presenta ad una navata suddivisa in sei campate di diversa larghezza. Il primo tratto di navata, entrando, presenta ai lati due cappelle aperte ad arco; la prima a sinistra è occupata dal fonte battesimale mentre quella di destra ospita la statua di S. Giorgio a Cavallo. La seconda cappella a sinistra è occupata da un confessionale mentre quella di destra, dedicata a S. Giuseppe, ed è dotata di altare in legno scolpito, dipinto e dorato. Segue il tratto centrale più ampio, coperto da tazza ellittica, dotato di tre campate. La terza campata a sinistra ospita la cappella del S. Cuore con altare in marmo nero e colonne in occhialino, mentre a destra la cappella è dedicata a S. Remigio. Segue una piccola campata, limitata come ampiezza, che ospita l’ingresso laterale dal sagrato. Dirimpetto all’entrata secondaria, una piccola cappella con nicchia contenente la Madonna Immacolata. Segue la terza campata di questo secondo tratto di chiesa con, a sinistra, la cappella dedicata alla Madonna del Rosario; l’altare contrapposto invece è dedicato alla Madonna Addolorata. Addossata ai due tratti di parete, che servono da raccordo tra il tratto largo e quello più stretto della navata, sono collocati i due pulpiti in legno scolpito con fondelli. L’ultima campata della chiesa, più stretta delle precedenti, presenta a mezza altezza le cantorie. Sotto le cantorie sono presenti due porte di ingresso, al campanile a sinistra ed alla sagrestia a destra. Il presbiterio poi, sopraelevato di tre gradini, ha pianta rettangolare, coperto da volta a botte e si completa nel coro a pianta semicircolare, concluso dal catino absidale di raccordo alla volta. Il severo campanile è in pietra di Gaiano.
XIV – una chiesa dedicata in Endine a S. Giorgio martire è menzionata nel 1355
1496 – Nel 1496 è segnalata la presenza dell’arciprete Faustino Boneri da Foresto.
1656 – il 6 settembre 1656 l’abate G. Augusto Basilio, a nome del vescovo Luigi Grimani degente a Venezia, vi consacrava l’altare maggiore, e nel 1703 il vescovo Luigi Ruzini le concedeva il titolo di arcipretale.
1785 – la chiesa fu completamente riedificata secondo il progetto dell’architetto Giacomo Caniana
1883 – l’edifico venne prolungato senza tenere conto delle preesistenti proporzioni con il risultato di uno sviluppo planimetrico non armonico.
1889 – in questo periodo vennero ultimate le decorazioni interne.
1899 – viene ultimata la decorazione del presbiterio
1933 – vengono effettuate opere di pulizia e manutenzione
1950 – viene sistemata la zona battesimale con la posa di nuovo fonte battesimale
1968 – vengono rifatte le tinte della chiesa, inoltre vengono posate nuove vetrate.
2003 – viene rifatto il tetto dell’abside.
2014 – Restauro conservativo manto di copertura