La chiesa orientata a nord-est, si presenta con un impianto centrale quadrangolare nella zona basamentale e a croce greca nell’ordine superiore, al di sopra del quale nella porzione centrale un imponente tiburio poligonale copre la cupola interna.
Oltre alla grande cupola centrale, una cupoletta copre il presbiterio che si allarga in una sorta di transetto, leggibile solo in alzato.
Il campanile, eretto successivamente, si trova in asse con la chiesa, dietro alla zona absidale.
I prospetti sono interamente decorati con lesene angolari e una ariosa cella campanaria coperta con cupola con manto in squame metalliche.
La facciata principale, rialzata di qualche gradino rispetto alla quota stradale, è anticipata da una sorta di protiro di ordine gigante con un motivo a serliana e un timpano sommitale.
Il portale di ingresso centrale architravato è affiancato da due portali laterali minori nel corpo arretrato.
Superiormente un alto attico sottolinea l’impianto cruciforme della chiesa e sostiene il tiburio poligonale che termina con un esile lanternino cupolato.
Internamente le decorazioni, opera del pittore Luigi Pastro con l’assistenza di don Maraschi, sono incentrate sulla figura di S. Gioachimo.
L’aula è unica sebbene i quattro spazi angolari coperti da cupolette e messi in relazione con l’aula da un doppio ordine di arcate connotino lo spazio cruciforme e quindi una dilatazione in mezzeria.
Inoltre ai lati della ampia zona presbiteriale coperta dalla grossa cupola emisferica si aprono due cappelle laterali con pale in bassorilievo a stucco opera di Girolamo Moneta: quella di sinistra dedicata a S. Gioachimo raffigurato con S. Anna e Maria Santissima giovinetta; quella di destra dedicata alla Madonna Addolorata del Suffragio.
L’antico altare maggiore, a cui sono stati anteposti i nuovi poli liturgici in materiale lapideo, è di epoca settecentesca.
1880 – La chiesa venne costruita dietro la prima stazione centrale per volere dell’arcivescovo Luigi Nazari di Calbiana, su progetto di Enrico Terzaghi.
1922 – All’inizio del novecento vennero intrapresi dei lavori di ristrutturazione e rifacimento delle decorazioni interne nelle cappelle della Madonna del Suffragio e di San Gioachino da Maragliano, Broccardi, Passerini e Magistretti (1922) e da Mario Alberella (1925). Tra il 1929 e il 1931 Luigi Pastro rinnovò le decorazioni dell’aula in gusto neorinascimentale.
1925 – A seguito della comparsa di un quadro fessurativo importante e del crollo della cupola in costruzione furono intrapresi interventi di consolidamento strutturale a cura prima dell’ingegnere Luca Olgiati (1927-31) poi a cura di Ambrogio Annoni e di Reggiori nel 1949.
1985 – Adeguamento liturgico del presbiterio a cura dell’arch. Lella Ronchi Camagni: realizzazione del nuovo altare in porfido di Cuasso con il contestuale arretramento dell’altare a tempietto, proveniente dalla demolita chiesa di Santa Maria al Monforte. Negli stessi anni fu realizzata la rampa in muratura in facciata.
2011 – Intervento di restauro dei cinque portoni lignei di accesso alla chiesa parrocchiale a cura del laboratorio Mauro Spinelli.