La chiesa, con orientamento est-ovest, è situata ai margini dell’abitato di Caslino d’Erba ed è raggiungibile dalla strada principale del paese, da una piccola strada sterrata. L’edificio si presenta con superfici esterne in rasopietra, con facciata semplice con una finestra quadrangolare con cornice in pietra e con le due falde della copertura a conclusione sommitale. L’ingresso alla chiesa avviene da due entrate posizionate sui fianchi nord e sud, in corrispondenza del nartece. In corrispondenza del prospetto nord è presente il campanile romanico sul quale si aprono feritoie, monofore e bifore mentre in adiacenza è il corpo della cappella e della sacrestia. In corrispondenza del prospetto sud è presente un sagrato con quindici cappelle decorate da altrettante formelle in cotto rappresentanti i Misteri del Rosario, opera dello scultore Casati di Inverigo.
L’interno è diviso in due ambienti, con nartece d’ingresso e aula cui si accede tramite il portale centrale posto sulla parete divisoria, sormontato da un timpano spezzato e affiancato da due finestre con grate di ferro. L’aula si sviluppa ad unica navata, suddivisa in due campate da lesene con arco superiore e copertura lignea a vista. In corrispondenza della seconda campata alla sinistra si apre la cappella dedicata alla Madonna, con statue che ricordano uno dei primi miracoli attribuiti: durante una carestia la Vergine apparve ad un bambino con un cesto di frutta. Il presbiterio è delimitato da balaustre in pietra e dall’arco trionfale con decorazioni in stucco e trave lignea decorata, con crocifisso ligneo sommitale. L’altare è addossato alla parete di fondo dell’abside, con struttura lignea con tempietto e statue di Santi e pala centrale con la raffigurazione della Madonna con Bambino, copia dell’originale del XVI secolo sottratta nel 1991. Ai lati dell’altare sono presenti le decorazioni con la raffigurazione di due angeli. Dal presbiterio si accede alla sacrestia che conserva numerosi ex voto. In corrispondenza della controfacciata è presente una decorazione con la raffigurazione dell’Annunciazione e dei simboli degli Evangelisti.
X – La costruzione dell’edificio probabilmente è da collocare tra il X e XI secolo e successivamente, nel XIII secolo, viene citata da Goffredo da Bussero nell’elenco della chiese dedicate a San Calocero. La chiesa venne ricostruita nel 1608 perché in cattivo stato di conservazione, con l’esecuzione di decorazioni interne legate alla devozione per l’effige della Madonna qui conservata.
1886 – Nel 1886 venne eseguito un intervento di restauro con la revisione del tetto ed il tamponamento delle monofore del secondo ordine del campanile, oltre all’esecuzione di decorazioni interne ad opera del pittore Follatelli. Nel 1932 sono stati eseguiti alcuni interventi di risanamento e di decorazione degli interni, eseguiti da Achille Beretta. Nel 1991 purtroppo la chiesa subì il furto della pala d’altare del XVI secolo raffigurante la Madonna con Bambino. L’attuale pala è una copia di quella rubata ed è stata donata dal Vescovo di Lugano.