La parrocchiale si affaccia su Piazza Bazzani, all’incrocio tra Via G. Chiassi e Via C. Poma. Il lotto è libero su tre lati, sul lato ovest è occupato dal chiostro del convento che fu soppresso nel 1797 e, all’inizio del Novecento, in parte demolito. La facciata principale è rivolta a Nord-Est, è bipartita, nella parte inferiore c’è il portale affiancato da due colonne con sovrastante timpano e da sei lesene con cornice a triglifi e metope; la parte superiore ha una levità barocca, con due volute e quattro lesene con capitello ionico, il timpano curvilineo ad arco ribassato riprende il disegno della sottostante finestra centrale, sulla sommità sono presenti quattro pigne che affiancano la croce. Le facciate laterali e l’abside sono interamente non intonacate e prive di decorazioni, sul fianco di Via Poma è presente il vecchio ingresso in corrispondenza del transetto. Il presbiterio termina con un’abside semicircolare. L’interno della chiesa è a navata unica, con tre cappelle laterali per lato, ripartito e decorato con lesene e stuccature, con altari in marmo e copertura a volta. All’incrocio del transetto con la navata è presente una magnifica cupola, con tamburo ottagonale con finestrature, cupola ottagonale e lanterna.
860 – Il vescovo Giovanni Eginulfi fa costruire una chiesa dedicata a San Barnaba in contrada San Marco (attuale via Conciliazione).
1268 – Con decreto del vescovo Martino si autorizza la ricostruzione della chiesa dedicata ai Santi Barnaba e Dionigi.
1397 – Il complesso viene affidato all’odine dei Servi di Maria assieme alla cura pastorale delle anime della recente parrocchia.
1599 – Il vescovo Francesco Gonzaga consacra la Chiesa dei Santi Barnaba e Dionigi.
1716 – La chiesa viene interamente ricostruita su progetto di Doriciglio Moscatelli Battaglia. La costruzione tuttavia presenta molte varianti rispetto al progetto originario.
1737 – Su progetto di Antonio Galli da Bibiena viene realizzata la facciata della chiesa.
1890 – Il parroco mons. Amos Marchesi promuove una vasta campagna di restauri e rinnovamento degli interni della chiesa.
1893 – Il vescovo mons. Giuseppe Sarto consacra solennemente la chiesa.
2005 – L’interno della chiesa, restaurato e descialbato, ritrova le coloriture settecentesche.