La chiesa s’innalza sul fianco della collina che sovrasta l’abitato di Luino e la sua frazione di Creva, in posizione dominante e con bella vista sul lago Maggiore.
Il santuario – tale era la destinazione originaria dell’edificio – si sviluppa su una pianta a tre navate, senza transetto, con abside poligonale.
Le navate sono scandite da imponenti colonne coronate da capitelli in cemento a motivi floreali, retaggio della primitiva impostazione liberty impressa alla fabbrica nel 1906-1911.
Simbolo della chiesa sono le due torri campanarie gemelle, che affiancano la facciata: nonostante la semplificazione nel disegno, impressa quando si diede corso alla loro costruzione, tra il 1931 e il 1939, costituiscono un singolare elemento a scala paesaggistica, soprattutto quando, discendendo da monte, contribuiscono ad inquadrare e sottolineare gli scorci panoramici sull’abitato di Luino e il lago.
1904 – L’idea di dotare di un luogo sacro Creva, popolosa frazione industriale di Luino, maturò già nel 1895. Fu, però, Enrico Montonati, prevosto di Luino e destinato ad una brillante carriera in curia (canonico ordinario della metropolitana, prima, e pro-vicario generale, poi), a tradurre quella vaga aspirazione nel concreto progetto di un santuario mariano, da erigersi attorno ad una statua dell’Immacolata da lui acquistata durante un pellegrinaggio a Lourdes. La prima pietra fu posta nel 1904, ma i lavori furono effettivamente avviati nel 1906. Il disegno, singolare alternanza di motivi liberty, ascendenze neo-romaniche e richiami diretti al prototipo di Lourdes, fu delineato da Vincenzo Morandi, un architetto originario dei luoghi, ma nato a Buenos Aires attorno al 1870. Nel 1911 la chiesa era terminata e l’ultimo venerdì di ottobre il cardinale Andrea Carlo Ferrari vi fece solenne ingresso per la consacrazione e la deposizione sull’altare delle reliquie dei santi Innocenzo e Dominata.
1931 – I lavori ultimati nel 1911 avevano restituito alla comunità di Creva una chiesa agibile e consacrata, ma non ancora conforme all’ambizioso progetto elaborato dell’architetto Vincenzo Morandi nel 1906-1907: mancavano, infatti, le tue torri campanarie gemelle in facciata, vero e proprio simbolo di quella nuova chiesa. A motivare una ripresa delle opere concorse l’elevazione di Creva in parrocchia autonoma da Luino, nel 1926. Sicché, a partire dal 1931, si diede corso al completamento secondo un nuovo disegno fornito dall’architetto varesino Felice Pasquè, in quegli anni attivo nella riforma della facciata del municipio di Luino. Pasquè rispettò l’idea originaria di Morandi, ma, per adeguarla ad una mutata sensibilità estetica, ne ridusse l’imponente apparato decorativo di colonne e statue, prediligendo superfici lisce e campiture piane. Questo nuovo capitolo operativo nella storia della chiesa di Creva fu lungo e impegnativo e destinato a chiudersi solo nel 1939.
Nei dintorni


Santuario di Santa Maria del Monte, Via dell'Assunzione, Varese, VA, Italia


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