La chiesa, correttamente orientata, sorge nella frazione Valera all’interno del complesso parrocchiale, progettato dall’architetto Marco Contini, che occupa l’intero isolato integrandosi con il tessuto urbano circostante con un susseguirsi di edifici bassi disposti con andamento lineare lungo via Friuli che ospitano la casa parrocchiale e l’oratorio.
Unico elemento verticale nel complesso è il campanile, collocato accanto all’ingresso nel recinto murario che perimetra tutta l’area del sagrato configurandosi come elemento “filtro” tra la città e lo spazio liturgico.
Dal sagrato si passa al portico sorretto da alti pilastri circolari in acciaio che scandiscono a tutta altezza il basso volume della facciata principale creando uno spazio di accoglienza.
La facciata è caratterizzata dall’utilizzo dei mattoni a vista – con fughe in malta dello stesso colore rosso – che rivestono le spalle del portico e la fascia bassa della parete di fondo fino all’architrave del portone di ingresso in legno, il cui profilo metallico prosegue lungo la facciata a segnare la cesura con la parte alta della parete intonacata e tinteggiata di bianco.
Il soffitto del portico è caratterizzato dalle nervature della struttura metallica a vista del solaio.
La percezione dell’articolazione dei volumi della chiesa si ha dalla strada: il volume a pianta quadrata cha accoglie l’aula assembleare è sottolineato dalla finestratura perimetrale di coronamento; tale volume è affiancato a ovest dal volume del portico di ingresso, a est dal volume che accoglie a piano terra la cappella eucaristica e la sacrestia, al primo piano alcune sale.
La superficie continua in mattoni a vista che caratterizza tutti gli esterni è scandita sul lato nord dai tagli verticali delle finestre-feritoie e dalla finestra a croce che illumina il battistero, un volume cilindrico accostato al parallelepipedo della chiesa.
Una bussola di ingresso fa da filtro tra il portico e l’interno a pianta quadrata in cui è iscritto un altro quadrato, formato dal recinto ligneo sospeso che accoglie al suo interno l’aula assembleare.
I pannelli di legno che definiscono il perimetro delle pareti sospese caratterizzano anche il controsoffitto, creando un effetto scatolare in cui i protagonisti sono il colore caldo e avvolgente del legno e la luce: lame di luce che filtrano tra i profili dei pannelli leggermente discostati tra loro, luce radente dal lucernario perimetrale e luce diffusa proveniente dalle finestrature a nastro del volume esterno e amplificata dal colore bianco delle pareti perimetrali.
Esternamente all’aula e in continuità con essa corre un deambulatorio; solo sul lato est la permeabilità tra interno ed esterno è interrotta dal tavolato che funge da quinta all’altare, che lascia comunque filtrare la luce in quanto si arresta ad una quota inferiore rispetto al recinto sospeso.
Lo spazio dedicato alla celebrazione è in posizione centrale sul lato est, sopraelevato di due gradini rispetto all’aula, delimitato lateralmente da bassi muretti e illuminato zenitalmente da un lucernario.
Al centro la mensa, sulla sinistra l’ambone e appoggiati alla quinta retrostante una serie di elementi di seduta a panca.
Sia l’altare e l’ambone che le panche dell’aula sono progettati su disegno degli architetti con l’apporto dell’artista Carlo Mattioli e sono caratterizzati da una semplice struttura metallica che sorregge nel caso dei primi due un piano in marmo, nel caso delle panche la seduta in legno.
I pilastri strutturali lungo le pareti laterali sono inglobati in sporgenze della muratura che creano piccoli spazi o cappelle laterali illuminate da feritoie; ai quattro angoli del perimetro sono presenti i confessionali.
Sul lato nord un piccolo corridoio vetrato collega l’aula al volume cilindrico del battistero, in cui l’elemento curvo è richiamato anche dal controsoffitto e dal lucernario circolari e dal fonte con vasca in marmo e basamento in lastre metalliche curvate.
1958 – Negli anni ’50 del 1900 il quartiere di Valera si espanse con la costruzione di nuovi edifici residenziali arrivando a circa 200 abitanti. Si rese quindi necessaria la realizzazione all’interno del quartiere di una chiesa provvisoria per ospitare la comunità di Valera. Costruito nel 1958, il salone a pianta rettangolare in mattoni fu inaugurato l’anno seguente in occasione della festività di San Giuseppe.
1970 – Il 21 maggio 1970 l’arcivescovo Giovanni Colombo istituì la parrocchia di Maria Regina con territorio smembrato dalla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, in un primo tempo compresa nel decanato di Desio, poi attribuita nel 1974 al decanato di Paderno Dugnano. Come primo parroco venne nominato don Enrico Grassi, già coadiutore presso la parrocchia di Varedo e che da qualche tempo fungeva da cappellano nella chiesa provvisoria.
1995 – Alla fine degli anni ’80 il quartiere periferico Valera aveva conosciuto un rapido sviluppo e necessitava di un nuovo edificio di culto che ospitasse la parrocchia di Maria Regina. Per la costruzione della chiesa il parroco acquistò un’area che in origine era composta da due lotti separati da via Friuli ma, grazie ad accordi con l’amministrazione comunale, si poterono concentrare tutti gli edifici nell’area più grande, mentre nell’area più piccola fu realizzata una piazza pedonale alberata. La chiesa venne realizzata su progetto dell’architetto Marco Contini, in collaborazione con gli architetti Claudio Bernardi e Raffaele Ghillani, progetto vincitore nel 1990 del concorso “Tre chiese per il 2000”, indetto dalla Curia Arcivescovile di Milano e inserito nel più grande “Piano Montini” per 25 nuovi complessi parrocchiali. I lavori iniziarono nel 1995 e il 5 ottobre 1997 fu celebrata l’inaugurazione della chiesa. Tre anni dopo, il 15 ottobre 2000, ci fu la dedicazione.
2008 – A seguito del confronto con la comunità parrocchiale è stato deciso, nel 2008, di aggiungere all’interno dell’aula liturgica un organo a canne e, due anni dopo, una statua lignea della Madonna con il Bambino.
2012 – Nel 2012 è stata completamente rifatta la copertura della chiesa, sostituendo il tetto piano esistente con una nuova copertura a quattro falde inclinate, realizzata in pannelli di alluminio preverniciato.
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