La casa chiesa si sviluppa al piano seminterrato di un edificio residenziale con orientamento ad est ed ha diretto accesso dalla strada. La facciata principale è costituita da un volume rettangolare in aggetto rispetto al complesso residenziale, che ne costituisce l’ingresso, coperto da una pensilina in muratura ad andamento a capanna rivestita di lastre metalliche. Il prospetto si distingue anche matericamente dal corpo edilizio retrostante in quanto rivestito di lastre di graniglia rossa scandite dal disegno geometrico dei profili metallici in cui è anche inserita superiormente una finestratura a nastro. Il prospetto si conclude con una porzione sommitale, al cui centro è collocata una croce, rivestita in doghe lignee che richiamano la finitura dei tre portoni di accesso presenti in facciata. I portoni lignei sono decorati da pannelli in rame sbalzato. Quello centrale a doppio battente conduce ad una sorta di endonartece separato dalla navata tramite una grande vetrata a tutta altezza, nel quale si sviluppano le due rampe perpendicolari alla chiesa che portano al livello inferiore dell’aula. I due portali laterali invece danno acceso a due corridoi paralleli alla chiesa che immettono tramite porta laterali in quest’ultima.
Internamente la chiesa è ad unica navata con un andamento della pavimentazione in leggera pendenza verso il presbiterio che, rialzato di tre gradini, è separato da una balaustra artistica in ferro battuto raffigurante l’Ultima Cena e si conclude con una parete emiciclica rivestita a mosaico. Ai lati di questa parete due alte e strette vetrate artistiche richiamano i sacramenti del Battesimo e della Comunione. La mensa eucaristica e la sedia, rialzate di ulteriori due gradini, sono in materiale lapideo naturale scolpito mentre i due amboni laterali sono costituiti da strutture metalliche. Al di sopra dell’altare il soffitto piano si apre in un lucernario circolare nel quale sono inseriti elementi di illuminazione artificiale. Le pareti delle navata sono rivestite da pannellature lignee, alternate a porzioni con listelli marmorei monocromi mosaicati sulle pareti. Sulle pannellature lignee trovano collocazione i pannelli in rame sbalzato della via Crucis. Sul lato destro dell’aula si aprono quattro cappelle; in quelle centrali sono conservati mosaici di Nicola Sebastio e allievi, raffiguranti la Madonna (secondo altare) e il Sacro Cuore (terzo altare).
1958 – L’edificio, in cui è stata realizzata la chiesa casa, fu costruito nel 1959 su progetto dall’architetto Ernesto Cavalletti.
1960 – La casa chiesa fu consacrata dal cardinale Giovanni Battista Montini, allora arcivescovo di Milano (poi Papa Paolo VI) il 9 ottobre del 1960. Fortemente voluta dall’arcivescovo e dal primo parroco, don Guido Augustoni, presidente del collegio dei parroci urbani, fu la prima chiesa dedicata a Dio Padre nella Diocesi di Milano.
1960 – La Cappella iniziò come una sinergia tra la parrocchia dei SS. MM. Nereo e Achilleo, retta dal clero diocesano, e la Congregazione Missionaria dei Padri Comboniani, i quali la ressero fino al 1986; da allora essa dipende direttamente dai sacerdoti della Basilica.
2009 – Intervento di adeguamento liturgico del presbiterio con la nuova collocazione del tabernacolo sul lato destro della parete di fondo e con la realizzazione di due vetrate artistiche.
Nei dintorni
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