La chiesa di Bosco “presenta nobili forme, persino grandiose in relazione al piccolo abitato” (Baroli, Frigerio) e “degnamente corrisponde agli sforzi secolari per ottenere la parrocchialità” (Frigerio).
Innalza la sua possente molte sopra i tetti del borgo (odierna frazione del comune di Montegrino Valtravaglia), aggrappato al solatio versante del monte e affacciato alla vista della sottostante valle e del bacino centrale del lago Maggiore.
Il complesso è il risultato di una ricostruzione integrale progettata nel 1708, avviata nel 1716 e conclusa nel 1742 ed è rimarchevole per il saldo disegno che lega, riunendole in un solo perimetro edificato, smussato ai vertici, chiesa, sagrestia e altri ambienti accessori (simili impianti sono a Nava, S. Michele, 1751, e Dolzago, parrocchiale, 1765).
La facciata, in parte ricostruita nel 1939, rispecchia l’antica, posta a suggello del tempio pochi anni dopo la ricostruzione (attorno al 1748).
L’interno, ampio, è in modi di transizione tra il XVII e il XVIII sec.: navata unica, volte a crociera, assenza di cupole ribassate e presbiterio a terminazione poligonale appartengono a modelli ancora seicenteschi; l’innesto delle profonde cappelle laterali, innalzate sino al limite della navata quasi come un transetto, preannunciavano, invece, schemi si diffonderanno nell’alto Verbano nei decenni a venire (Maccagno; Mesenzana).
Poco dopo la consacrazione, tra 1756 e 1765, il capomastro Antonio Perucchetti di Ghirla completava i tre altari laterali, ossia i due contrapposti del Crocifisso e della Madonna del Rosario, e quello minore a sinistra dell’ingresso.
Rimane nelle forme originarie solo quello del Rosario, ma entrambe le cappelle mediane (del Rosario e del Crocifisso) conservano le balaustre della metà del XVIII sec., finissimo lavoro di intarsi marmorei impreziositi con “onice d’Egitto”.
Gli altri altari, compreso quello maggiore, furono riformati nel corso del XIX sec. Alla chiesa è annesso un piccolo museo parrocchiale, e un presepe fisso, creato solo con radici raccolte nei boschi, di grande richiamo popolare.
La seconda domenica dopo Pasqua si svolge la sentita processione con la statua della Madonna. La chiesa è orientata.