La chiesa ha un impianto longitudinale ed è composta da un’unica navata, con orientamento ovest-est, affiancata da due cappelle laterali poco profonde, una per ciascun lato, e dal presbiterio con abside rivolta ad est.
La copertura della navata è realizzata con volte a crociera intervallate da brevi porzioni di volte a botte e da una volta calotta ribassata.
Il presbiterio è rettangolare e presenta una copertura con volta a vela.
Nell’ultima campata della navata sono collocati il pulpito ligneo, sul lato sinistro, e l’organo, sul lato destro.
Il campanile è ubicato sul fianco sinistro della chiesa.
La facciata, priva di intonaco, è a due ordini ed è scandita da paraste di ordine corinzio che sorreggono il soprastante timpano terminale.
Al centro della facciata si apre il portale con timpano centinato sopra al quale vi è un’ampia finestra rettangolare ad arco ribassato che illumina la navata.
Elementi caratteristici della facciata di gusto barocco sono le due ampie volute piane in pietra ai lati dell’ordine superiore.
1563 – L’inizio della costruzione della chiesa, riferita ad un architetto Bignetta di San Mamete, viene fatta risalire da Bernardino Tarugi al 1563. Nelle Delineationes del 1567-1578 l’edificio risultava già costituito da un’unica navata con abside quadrangolare.
1619 – La chiesa viene ristrutturata con il rifacimento del coro completato nel 1635, come sembra indicare l’iscrizione della data sulla parete sud, e la costruzione del campanile nel 1639.
1666 – Nel 1674 è documentato un prestito relativo probabilmente ad un intervento sulle volte della navata. Secondo alcuni autori la chiesa sarebbe stata ristrutturata su progetto di Isidoro Affaitati, nativo di Albogasio e a lungo attivo in Polonia, e i lavori sarebbero stati diretti da Giacomo Ceroni.
1917 – Il pittore Onorato Pagani di Albogasio superiore realizza alcuni dipinti murali sulle pareti della navata e del presbiterio e la pala dell’altare maggiore
1918 – Il pittore Mamete Gilardoni realizza le decorazioni pittoriche interne della chiesa
1993 – Fra il 1993 e il 1994 sono stati eseguiti lavori di consolidamento del muro di sostegno del sagrato
2000 – Nel 2000 sono stati restaurati i dipinti murali che rappresentano gli stemmi arcivescovili collocati sulla parete esterna della chiesa
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