Edificio ad aula unica e pianta poligonale, che segue la conformazione viabilistica circostante.
La facciata è a capanna, con la porzione centrale scandita da quattro lesene che incorniciano i tre ingressi nella parte inferiore, un fronte arretrato con aperture vetrate in quella superiore; altre aperture rettangolari alte e strette si aprono verso le estremità della facciata.
In alto un timpano vuoto sormontato da croce la conclude.
L’interno presenta uno spazio unitario molto ampio che converge verso il presbiterio dove si trova un ampio dipinto murario.
Le numerose aperture in facciata sono tutte dotate di vetrate decorate, così come la serie di aperture rettangolari che si aprono lungo le ali laterali.
Le coperture interne, a quote differenti, sono piane. Il muro che conclude il presbiterio, sopraelevato, ha andamento poligonale.
1959 – L’edificio sacro è stato realizzato con gradualità e diverse modifiche rispetto al progetto originale.
1967 – Viene realizzato il grande affresco della parete di fondo raffigurante la Redenzione, opera di Lino Dinetto.
1994 – Viene sistemato il sagrato esterno.