la chiesa, posta nella parte alta del comune di Castro, presenta un breve sagrato in pietra rialzato di sei gradini rispetto alla quota stradale. La facciata è semplice ed intonacata; al centro è ricavato l’ingresso affiancato da due finestre rettangolari complete di inferriate. In alto è invece posta una finestra circolare, leggermente svasata, che illumina la navata. Un tetto a due spioventi sorretto da cornicione sagomato, conclude la facciata. La chiesa presenta internamente un’unica navata a pianta rettangolare, suddivisa in due campate, da lesene che sorreggono un cornicione su cui si imposta la volta a crociera. La prima campata con luce minore rispetto alla seconda, presenta a sinistra una lapide che documenta la storia del voto fatto per l’erezione della chiesa sormontato da un dipinto, mentre a destra, la parete si presenta liscia ed intonacata. La seconda campata ospita a sinistra sette Stazioni della Via Crucis sormontate da una finestra rettangolare, mentre a destra sono poste le altre sette Stazioni della Via Crucis; sempre nella seconda campata ma verso il presbiterio, è posto l’ingresso che conduce alla sagrestia. L’arco trionfale che divide la navata dal presbiterio, ospita in alto centralmente, una scritta che ricorda l’anno di ampliamento della chiesa. Il presbiterio è rialzato rispetto alla navata di un gradino, ha pianta semi esagonale ed è coperto da catino. Posto nella parete di fondo è l’altare con ancona nella quale è custodita la tela raffigurante la Madonna con il Bambino in braccio
XIII – la chiesa venne costruita nel XIII secolo
XVI – la chiesa venne ampliata nel XVI secolo
1575 – il 21 settembre 1575 l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di San Giacomo di Castro, annotava che nei confini della parrocchia esisteva la chiesa di Santa Maria
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, le chiesa parrocchiale di Castro in Val Cavallina, sotto l’invocazione di San Giacomo apostolo, figurava aggregata alla pieve di Solto ed aveva come chiesa sussidiaria quella dedicata Maria Santissima
1986 – venne eseguita una ristrutturazione globale
2013 – viene eseguito il restauro conservativo dei dipinti murali e delle decorazioni interne