La chiesa di Madonna di Campagna ha pianta a navata unica rettangolare con abside semicircolare orientata. All’aula è addossata la sacrestia alla quale, a sua volta, si connette la torre campanaria a base quadrata. La navata è coperta da una volta a botte; i perimetrali sono ritmati da paraste doriche poco emergenti che sorreggono la mensola continua su cui si imposta la copertura. Nell’abside, coperta a semi-catino, si aprono due finestre rettangolari. La facciata ha andamento a capanna ed è preceduta da un pronao con quattro colonne che sorreggono una copertura lignea con coppi. Sotto il portico si trova l’ingresso principale, affiancato da due finestre rettangolari mentre un rosone circolare è posto al di sopra del pronao e di una fascia marcapiano in laterizio a vista. I perimetrali sono scanditi da contrafforti in laterizio e arcate cieche. Il basamento è decorato con specchiature e motivi geometrici circolari, con un gioco di variazioni di rilievo tra piano di fondi ed emergenza della decorazione.
XIII – Sul luogo dove oggi sorge la chiesa di Madonna di Campagna di Dairago si trovava una cappella di origine longobarda, citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani del XIII secolo, dedicata a San Nazaro.
1522 – La costruzione dell’attuale edificio avvenne nel 1522 per volere di Bernardino Casati: la data è ancora iscritta sul muro esterno dell’abside. Subito dopo la costruzione venne collocato come pala d’altare l’affresco della Madonna del Latte, probabilmente staccato dalla preesistente cappella di San Nazaro. Nel 1551 vennero eseguiti gli affreschi con figure di Santi.
1751 – Nel 1751 Giovanni Battista Corte promosse la costruzione della sacrestia, come attesta anche l’epigrafe che si conserva nella chiesa “DOM SACRARIUM DEVOTIONE IO BAPTE A CURTE ERECTUM ANNO MDCCLI”
1933 – Nel 1933 la volta venne affrescata dal pittore Carlo Pargoletti di Borsano.
1937 – Nel 1937, contestualmente ad un restauro dell’edificio, venne edificato il pronao in facciata.
1946 – Nel 1946 venne eretta la torre campanaria in memoria dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale.
1983 – Nel 1983 l’apparato decorativo venne sottoposto a restauro.