Chiesa della Madonna di San Materno (Figino Serenza)

Diocesi di Milano - chiesa sussidiaria - Lombardia

Figino Serenza - Piazza 4 Novembre - CO - 22060

031/780135

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

640 – Tra il 1301 e il 1389 venne costruita una nuova chiesa poiché l’esistente, probabilmente risalente al 640, era ritenuta non idonea, come documentato da recenti indagini ed analisi compiute sul alcuni laterizi della chiesa. Di dimensioni più piccole rispetto all’attuale, la sua conformazione è stata ipotizzata dalle risultanze degli scavi archeologici eseguiti.
1540 – Nel 1540 è documentato l’inizio della costruzione del campanile e nel 1545 la posa della campana.
Nel 1579 è descritta la chiesa nella relazione della visita del delegato del Card. Carlo Borromeo, Sac. Paolo Pagano, con navata rettangolare e presbiterio di dimensioni più ridotte, con tre finestre e due porte d’accesso, una in corrispondenza della facciata e l’altra sul lato sud ed immetteva direttamente al campo santo.
1608 – Il giorno 1 gennaio 1608 divenne parrocchiale la chiesa di San Michele e la chiesa di San Materno ne perse il titolo e venne utilizzata soprattutto come cappella cimiteriale fino al 1658, quando si verificò un evento miracoloso.
Nel 1648 sono documentati interventi di ricostruzione del soffitto del presbiterio.
1798 – Nel 1798 si eseguirono alcuni interventi al soffitto della navata ed al tetto della chiesa con il suo rifacimento.
1900 – A seguito della comparsa di lesioni nelle murature, all’inizio del 1900, la chiesa non venne ritenuta idonea e sicura e nel 1903 venne abbattuta, ad esclusione del campanile ed il Sancta Sanctorum. Nello stesso anno vennero iniziati i lavori di costruzione della nuova chiesa, mantenendo la conformazione ad unica navata con l’introduzione di due cappelle laterali. Nel 1946 venne completata con la decorazione interna ad opera del pittore Ernesto Bergagna della Scuola Beato Angelico.
1965 – A seguito delle indicazioni del Concilio Vaticano II vennero eseguiti nel 1965 alcune modifiche ed adeguamenti in corrispondenza del presbiterio, con lo spostamento della mensa, la formazione dei gradini e l’eliminazione della balaustra oltre allo spostamento del tabernacolo sulla parete di fondo.
1985 – Per la presenza di umidità in corrispondenza delle murature nel 1985 si iniziarono gli studi per l’esecuzione dei restauri, approvati nel 1986 dalla competente Soprintendenza. Vennero eseguiti scavi archeologici con la successiva formazione del pavimento e nuova pavimentazione e il rifacimento della copertura.