La chiesa della Madonna della Purificazione a Varese presenta una pianta ad aula unica con abside rettangolare. Sulla parete entrando a destra sono visibili alcune tracce di affreschi disposti su due registri. Nel registro superiore, a partire da sinistra, troviamo una rappresentazione della Madonna del latte, della Madonna insieme a Giovanni Battista e altre figure di Santi. Superiormente sono visibili due cornici di colore giallo e rosso con elementi decorativi a tema floreale. Nel registro inferiore si trova una raffigurazione di Dio Padre che regge la Croce. L’area presbiteriale è separata dall’aula da un gradino. Sulla parete absidale è visibile l’antico altare in finta pietra che ospita nella parte superiore a stucco una nicchia contenente una statua raffigurante la Madonna. L’altare ligneo movibile più recente è collocato al di sopra di una pedana lignea. Sulla parete entrando a sinistra, nella porzione superiore, è presente una cornice di colore giallo e rosso. Le restanti superfici non sono decorate e presentano un rivestimento omogeneo color ocra. La navata è illuminata grazie a due piccole monofore mentre il presbiterio da una vetrata più ampia di forma rettangolare. L’area presbiteriale è coperta da una volta a botte con lunette mentre l’aula è caratterizzata da una copertura con capriate lignee a vista.
La chiesa presenta una facciata a capanna sulla quale si innesta, sul lato di sinistra, la muratura di confine tra la strada e il giardino antistante l’edificio. Al centro un varco con profilo ad arco a tutto sesto permette l’ingresso alla chiesa. La facciata è interamente affrescata, fatta eccezione per alcune porzioni concentrate nella zona inferiore che presentano un rivestimento neutro. La porzione centrale della facciata è evidenziata da una cornice rettangolare di colore rosso che contiene al suo interno elementi decorativi a fiore di colore bianco, rosso e giallo tra loro alternati. Al suo interno, su uno sfondo blu, sono visibili le figure di quattro santi tra cui sono riconoscibili S. Cristoforo, S. Ambrogio e S. Antonio Abate. Nella campanella del pastorale di quest’ultimo è visibile la data 1408. Nel timpano triangolare è riprodotta la scena dell’Annunciazione. Al di sotto del travetto centrale è visibile la figura di Dio Padre benedicente all’interno di una cornice con sfondo rosso che richiama il sole.
XIII – La prima costruzione della chiesa risale al XIII secolo e comprendeva solo l’attuale area presbiteriale.
XIV – Tra il XIV e il XV secolo la chiesa venne ampliata e venne realizzata l’aula rettangolare.
1408 – Al 1408 risale il ciclo di affreschi della chiesa, databile grazie alla data lasciata su un campanello del pastorale di Sant’Antonio.
XVI – Nel XVI secolo la chiesa divenne proprietà delle Suore Romite del Sacro Monte.
1960 – Nel 1960 l’intero complesso venne restaurato per opera di Giovanni Macchi.