La chiesa presenta ancora leggibile l’impianto originario. La navata, infatti, è scandita nelle due campate, coperte con volte a crociera e suddivise da un arco trasversale a sesto acuto, riferibili ai lavori avviati nell’ultimo quarto del XV sec. Forse coeva a questa prima fase è l’abside, a terminazione semicircolare, coperta da una calotta emisferica. Le cappelle laterali giustapposte, create tra il 1665 e l’esordio del XVIII sec., sono riccamente decorate di stucchi. La facciata ha profilo a capanna ed è arricchita con portico d’accesso, sostenuto su colonne doriche in granito di Baveno, innalzato durante le opere di ampliamento e ristrutturazione intraprese nella seconda metà del XVII sec. L’organo, in controfacciata, su bella cantoria in parte settecentesca, è frutto dell’intervento di Francesco Carnisi (1857). Il campanile sorge in corrispondenza dell’abside ed è opera seicentesca.
1477 – La fondazione del santuario fu promossa da un fraticello laico carmelitano, Iacopo Luini, la cui figura fu presto rivestita di un alone di santità per vari fatti miracolosi lui attribuiti. Il cantiere, certamente avviato nel 1477, quando fu tracciata la pianta scandita in due campate, si concluse nei primi anni del XVI sec.
1544 – La prima cappella fu aggiunta, in ampliamento all’impianto quattrocentesco, nel 1544, come risulta dalla data ricorrente nei cartigli degli affreschi che ne rivestono completamente pareti e volta. La cappella ha pianta quadrangolare e volta a crociera retta da costoloni. Gli affreschi rappresentano: Annunciazione, Natività, Crocifissione e varie figure di profeti e santi dipinte nell’intradosso dell’arco di collegamento con l’aula fedeli.
1665 – Subito dopo la metà del XVII sec. fu avviata la creazione di due cappelle laterali. La cappella laterale destra reca la data del 1665; la cappella laterale sinistra, invece, che mostra decorazioni a stucco d’impronta settecentesca, sarebbe stata terminata decenni avanti.
1987 – Nel 1987, grazie ad una campagna di sottoscrizione pubblica, fu intrapresa una campagna di restauro conservativo della chiesa, diretta dall’arch. Fiorenzo Ramponi. Ne furono interessati, oltre l’area presbiteriale, le pavimentazioni, gli impianti, le superfici affrescate, sottoposte a restauro conservativo, gli esterni e le copertura, dove fu ripristinato il manto di coppi.